Pranzare insieme, costruire comunità: il Fenulli e la sua Cucina Popolare

Pranzare insieme, costruire comunità: il Fenulli e la sua Cucina Popolare

Tra nuove e vecchie iniziative nel quartiere, che includono il laboratorio di pittura presso il centro pomeridiano Passaparola, un mercatino del vestiario a prezzo simbolico, e il suo celebre gnocco fritto, il Circolo Arci Fenulli ha inaugurato la Cucina Popolare, insieme con i volontari di Auser. La cucina è aperta per il pranzo nei giorni feriali, dalle 12 alle 14,30, offrendo a tutti la possibilità di condividere un pasto al costo di 5 € a persona, comprensivo di un primo piatto abbondante e acqua. Il servizio punta a coinvolgere pensionati, lavoratori della zona e ragazzi il cui genitori sono occupati. Un’iniziativa di convivialità che sa coniugare gusto e solidarietà, come ci racconta Mauro Vicini.

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Un anno mirandoloso: celebrando 25 anni di protagonismo civico al centro sociale La Mirandola

Un anno mirandoloso: celebrando 25 anni di protagonismo civico al centro sociale La Mirandola

Caro lettore di Quaderno, festeggiamo un quarto di secolo di attività del Centro Sociale La Mirandola, un luogo che ha prosperato grazie alla collaborazione e all’impegno dei cittadini volontari. In occasione di questo traguardo, abbiamo intervistato il presidente del circolo, Lauro Fabbi, uno dei soci fondatori Giuseppe Tassani, più noto a tutti col nome di battaglia Luciano, e Irene Macias Pavon, componente del direttivo di gestione del centro sociale. Ci fa compagnia anche Giuseppe Amato, che ultimamente, tra le altre cose, anima i canali social del centro. Insieme sono un bel mix intergenerazionale e interculturale (Irene è di origine spagnola), ci hanno guidato attraverso le tappe salienti di questo percorso e ci hanno anticipato le nuove iniziative nell’ambito del progetto Un Anno Mirandoloso!

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Centri sociali: un’alleanza per il futuro

L'Accordo tra Comune e Centri sociali dà il via a nuovi progetti per i quartieri

Centri sociali: un’alleanza per il futuro

Un nuovo capitolo di partecipazione e protagonismo civico si apre a Reggio Emilia! Il Comune ha stretto un accordo con i gestori di 23 Centri Sociali, aprendo le porte a una fase di collaborazione attiva nella nostra comunità. La firma, alla presenza dell’assessore alla partecipazione Lanfranco de Franco, rappresenta un importante passo avanti nel cammino di rafforzamento dell’identità dei nostri centri sociali, dando vita a nuovi progetti, cofinanziati dal Comune con un contributo di 80mila euro. L’obiettivo? Aumentare le opportunità, offrire servizi e attività che rispondano ai bisogni delle diverse comunità, contribuendo così al benessere e allo sviluppo dei quartieri di Reggio Emilia.

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Coworking al Gattaglio, molto più di uno spazio di lavoro

Coworking al Gattaglio, molto più di uno spazio di lavoro

Dove prima c’era un magazzino, ora ci sono scrivanie, luce, colore, un’area relax, uno spazio condiviso per lavorare e studiare insieme. È il nuovo coworking dello storico centro sociale Gatto Azzurro nel quartiere Gattaglio. Ma non chiamiamolo solo coworking, perché l’offerta è differenziata e si adegua alle esigenze in divenire, un nuovo modello di ‘coworking di prossimità’ aperto ai cittadini e immerso in una rete di relazioni.

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Da centri sociali a Case di quartiere: avanti col percorso

Online il bando per la gestione di dieci centri sociali

    Da centri sociali a Case di quartiere: avanti col percorso

    C’è tempo fino al 25 luglio 2022 per partecipare al nuovo avviso pubblico per l’assegnazione della gestione e la trasformazione di dieci centri sociali in Casa di quartiere: possono partecipare tutti gli enti del terzo settore, in forma singola e associata. I centri sociali interessati dal bando sono: Biasola, Buco magico, Fogliano, La Capannina Paradisa, Rosta Nuova, Orti Montenero, Tricolore, Nuovo Gramsci La Casetta, Carrozzone e Orologio.

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    I centri sociali come luoghi di innovazione aperta

    Intervista a Paolo Venturi e Sara Rago

    I centri sociali come luoghi di innovazione aperta

    Si avvia a  conclusione la prima fase del progetto “Case di Quartiere” che intende valorizzare, aggiornandoli, identità e funzioni dei centri sociali di Reggio Emilia. L’obiettivo? Potenziare la dimensione di prossimità come possibile unità di misura della progettazione ed erogazione di servizi e opportunità per i quartieri e come strumento di sviluppo del senso di appartenenza dei cittadini alle proprie comunità di riferimento, a partire dalla capacità di auto-organizzazione.

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    Le case di quartiere del futuro: apertura alla comunità, talenti e nuove competenze

    di Giulia Sateriale e Francesca Battistoni*

    Le case di quartiere del futuro: apertura alla comunità, talenti e nuove competenze

    Come identificare destinazioni d’uso e percorsi di evoluzione dei centri sociali che rispondano meglio alle sfide che caratterizzano la nostra epoca? Come (ri)diventare un punto di riferimento nei quartieri? Come coinvolgere le nuove generazioni, renderle parte attiva della gestione dei centri e promotori di innovazione?

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    Centri sociali 2020, l’identità e il futuro

    Traiettorie di innovazione nelle nuove convenzioni con il Comune

    Centri sociali 2020, l’identità e il futuro

    A Reggio Emilia i centri sociali  sono uno dei punti di forza del modello reggiano di coesione sociale. Vi si ritrovano riti conviviali antichi, che resistono, ma faticano a rigenerarsi con giovani urbani e nuovi cittadini. Come stare al passo coi tempi? Per tracciare una traiettoria di futuro è cruciale ricostruire l’identità, ciò che si è, qual è il contesto in cui ci si muove, per quali obiettivi.

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