La banda musicale di Santa Cecilia: un tesoro ultracentenario di Marmirolo

Scopri la storia secolare e ricca di aneddoti della banda di Marmirolo

La banda musicale di Santa Cecilia: un tesoro ultracentenario di Marmirolo

Marmirolo è una delle poche frazioni reggiane a vantare una banda musicale, per di più ultracentenaria. Era il 1902 quando, con non poche difficoltà, un gruppo di parrocchiani appassionati di musica, spinti dall’allora parroco don Massimo Cilloni, decise di dar vita a una formazione di tipo bandistico. Nacque così la banda musicale di Santa Cecilia.

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Nomi, cognomi e soprannomi

Un viaggio tra storia antica e gli scutmâj, i soprannomi di Reggio Emilia nel quartiere San Prospero Strinati

Nomi, cognomi e soprannomi

All’inizio del Medioevo, i cognomi non esistevano. La loro comparsa è databile al 1000. Prima c’erano soltanto il nome, legato alla tradizione cristiana o comunque latina e, successivamente, anche di origine longobarda o comunque nordica. Furono i nobili ad avere i primi cognomi, quasi setnpre patronimici (Di Rolando, Di Ruggero ecc.) oppure riferiti al loro feudo: Da Sesso, Da Correggio ecc.; per gli altri, per il popolo, c’era il soprannome, lo scutmâj in dialèt arzân.

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Una gita al Cimitero Monumentale, tra storia e arte

Nel quartiere Gattaglio, è un museo a cielo aperto che racconta la Storia e l'identità di Reggio Emilia

Una gita al Cimitero Monumentale, tra storia e arte

Halloween è alle porte e, in vista della notte più spaventosa dell’anno (o, in modo più solenne, della festa dei santi e della commemorazione dei defunti), vi portiamo in visita al Cimitero Monumentale di Reggio Emilia, nel quartiere Gattaglio, un luogo di interesse storico-artistico che molti reggiani non conoscono: custodisce tesori d’arte e ospita le tombe di importanti esponenti della vita culturale e politica della città, le vittime di due guerre e i caduti del 7 luglio 1960. Qui è possibile ripercorrere la storia e capire l’identità di Reggio Emilia.

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Fogliano e la storia reggiana

Come le famiglie Fogliani e Veneri hanno segnato la storia locale.

Fogliano e la storia reggiana

Fogliano, terra di condottieri, economisti e benefattori. Già, perché proprio in questa comunità di poco più di 3.000 abitanti sulla strada che porta a Scandiano è passata parte della storia reggiana. Non ci credete? Ecco due nomi che dovrebbero farvi tornare alla mente qualcosa: Guido Riccio da Fogliano (o Fogliani) e Antonio Veneri. A molti verranno alla mente le due strade reggiane che portano il loro nome, situate al Tondo e a Santa Croce. Tuttavia i due personaggi sopra citati hanno segnato fortemente la storia locale e nazionale.

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La battaglia di Coviolo

La battaglia di Coviolo

Di solito si è abituati a pensare a Coviolo come a una tranquilla frazione periferica prevalentemente residenziale, costellata di villette e case singole con giardino e tanto verde precedute dal grande campo cimiteriale cittadino, opera dell’architetto reggiano Enea Manfredini. Niente di più vero se non che proprio questo ridente villaggio, circa mille anni orsono, fu sede di un feroce teatro di guerra: la battaglia di Coviolo.

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San Bartolomeo, dove visse l’unico “Giusto fra le nazioni” di Reggio Emilia

San Bartolomeo, dove visse l’unico “Giusto fra le nazioni” di Reggio Emilia

Di solito, si è abituati a pensare la frazione di San Bartolomeo come territorio di case sparse sovrastato dal campanile della chiesa parrocchiale, posto ai piedi di un altopiano morenico che si insinua dolcemente nella pedecollina reggiana.
Un posto ideale in cui vivere, immersi nella natura nella quiete della campagna. Eppure, proprio in questo luogo tanto tranquillo quanto relativamente anonimo ha vissuto diversi anni della propria vita una persona speciale.approfondisci »

L’Orologio che non c’è più: da Napoleone alla bandiera

L’Orologio che non c’è più: da Napoleone alla bandiera

Quante volte avete sentito parlare dell’Orologio, il quartiere residenziale di Reggio che abbraccia lo storico rondò dell’acquedotto?
Di certo l’Orologio è un punto di riferimento per tanti reggiani che, con quel nome, indicano quel denso agglomerato di case e palazzi posto a nord della strada per Cavriago fra il quartiere di Regina Pacis e la Roncina.approfondisci »

Quando si dice: “andiamo al Tondo”…

Quando si dice: “andiamo al Tondo”…

Oggi, probabilmente, questo modo di dire fra i più giovani è caduto in disuso e si preferisce chiamarlo Foro Boario, dal nome del parcheggio scambiatore costruito su quello che dal dopoguerra sino ai primi anni ’80 era stato il mercato bestiame (e la fiera) di Reggio. Il toponimo Tondo – per indicare il quartiere sulla strada per Sesso fra le ferrovia nazionale e quella per Ciano – resiste ancora fra gli aficionados.approfondisci »

Si chiama Gardenia, ma di quel fiore nemmeno l’ombra!

Si chiama Gardenia, ma di quel fiore nemmeno l’ombra!

Continua il nostro “tour storico” nella zona nord della città. Stavolta percorriamo l’antica strada romana per Villa Sesso in direzione del centro città, incamminandoci fra il vecchio consorzio agrario e i viali di circonvallazione. Si scavalca la ferrovia locale che porta a Ciano d’Enza e si entra nel quartiere Gardenia.approfondisci »

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