Parola alle donne

Corso di alfabetizzazione per straniere a Cadè.

Parola alle donne

Amina ha bisogno di un lavoro. I figli devono andare a scuola e mangiare. E lo stipendio del marito non basta per tutti.  Se Amina fosse italiana spedirebbe curriculum e busserebbe alle agenzie interinali. Ma Amina non è italiana. La sua terra d’origine è lontana. E’ in Italia è poco e non sa spiccicare una parola di italiano. Amina ha due scelte: rassegnarsi oppure cercare qualcuno che sia in grado di insegnargli la nostra lingua.approfondisci »

Il cielo in una stanza

A Rivalta nasce la 'casa della partecipazione'

Il cielo in una stanza

Per Giorgio questo progetto è un ritorno al futuro. ‘Si, penso proprio sia un ritorno al futuro perché, anche se in modo diverso da come funzionava con le Circoscrizioni, rende possibile all’Amministrazione restare attaccata al territorio.’
Dice proprio “attaccata” e fa anche un gesto, come a rinforzare il concetto; il territorio a cui fa riferimento è quello di Rivalta, Coviolo e S. Rigo.
Il progetto di cui parla è la ‘Casa della Partecipazione’, a Rivalta. Un luogo particolare dove, secondo Giorgio – che a Rivalta ci vive da sempre e qui ha famiglia – sia possibile avere a portata di mano alcuni servizi pubblici ma anche incontrarsi per socializzare, condividere, fare insieme. approfondisci »

Bellezze in bicicletta

Greenway, cura del territorio e sicurezza stradale a Gavassa.

Bellezze in bicicletta

Giulio è un pensionato di Massenzatico, ama la bicicletta, ma non è tranquillo nel fare le strade vicino a casa sua perché troppo strette e trafficate. Alessandro vive a Gavassa, ha trentanni. Ama andare a lavoro in bici, ma è preoccupato perché le macchine sfrecciano troppo veloci nel tratto che deve percorre ogni giorno.

Vivere in campagna si sa è il sogno di molti, ma per apprezzare questa scelta occorrerebbero piste pedonali e ciclabili, lontane dal traffico e dallo smog. approfondisci »

Appuntamento nel bosco

A Castellazzo un parco frutteto per il sociale

Appuntamento nel bosco

A Castellazzo non c’è molto: è una delle frazioni più piccole di Reggio Emilia e la sua strada principale è frequentata solamente per evitare il traffico delle ore di punta. Insieme a Masone, Roncadella e Marmirolo costituisce l’estrema periferia della città.
Eppure proprio qui si è avviata già da qualche anno una rivoluzione silenziosa. Chi entra in paese se ne rende subito conto: il cartello “Castellazzo” è abbellito da un vaso pieno di fiori, a indicare la cura degli abitanti per il proprio centro abitato.
L’ultimo e importante traguardo di questo nucleo di cittadinanza attiva è la nascita di un parco frutteto nel piccolo campo dietro la parrocchia. Un luogo lasciato in eredità all’unità pastorale dalle sorelle Sberveglieri, a cui il parco è intitolato.approfondisci »

Vieni c’è un libro nel parco

La bookcrossing zone al Parco delle Ginestre.

Vieni c’è un libro nel parco

Libro è una parola latina, deriva da “liber” che in origine significava “corteccia”. E i volontari della Bookcrossing zone di Rivalta hanno ben saputo riprendere quello stretto legame che collega libri e natura.
Di questo bookcrossing ne avrete già sentito parlare.
È un movimento internazionale diffuso in più di 130 paesi, che fa incontrare i libri con le persone nei luoghi più disparati: dai vagoni ferroviari alle sale d’attesa degli studi medici. E da maggio a settembre pete fare bookcrossing anche al parco delle Ginestre di Rivalta. Perché tra un pioppo e una quercia in quel Parco sono sbucati due scaffali pieni di libri.approfondisci »

Tutti amici al bar

Cappuccino e aggregazione a Villa Sesso.

Tutti amici al bar

Gianluca ha appena finito un calcetto con gli amici nella palestra di Sesso. É quasi mezzanotte, è affamato e avrebbe voglia di un piatto di spaghetti alla carbonara, ma a casa il frigo è vuoto. Ecco che accanto al centro sportivo vede un bar aperto: è il Coffee Dream ed è il bar delle sorelle Dattilo. Federica, 22 anni studentessa di economia finanza, è la titolare; Elisa, 23, è quella che ci lavora a tempo pieno; Laura, 20, studia farmacia e ci lavora nei weekend. Accanto a loro la mamma, la più attiva ai fornelli e presenza fissa del locale, il papà, i morosi e tutti gli amici sempre pronti a dare una mano. Il Coffee Dream è soprattutto una grande famiglia, un luogo di incontro per tutta la frazione. approfondisci »

La grande banda di Coviolo

Non suona e non spara. E' il wi-fi per tutti!

La grande banda di Coviolo

Luca ha 14 anni e abita a Villa Coviolo. Frequenta l’ultimo anno delle scuole medie e sta studiando con impegno per superare gli esami finali. In particolare nell’ultima settimana si sta concentrando sulla stesura di una tesina sull’evoluzione tecnologica del telefono e sulla diffusione dei social media in Italia. Le sue insegnanti gli hanno consigliato alcuni libri da cui trarre informazioni preziose, ma buona parte del materiale si trova ormai solamente online. Così Luca naviga nel web come un vero marinaio,un capitano che sicuro della direzione da intraprendere, cerca dati e notizie da pescare per il proprio lavoro.
Un anno fa Luca avrebbe avuto parecchie difficoltà a salpare per i mari del web: a Coviolo internet non arrivava. Nel 2015 infatti questa zona, pur essendo poco lontana da Reggio Emilia, era mal fornita dalla banda larga.

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Nasce QUAderno

Notizie, storie e testimonianze dai quartieri.

Nasce QUAderno

Quaderno racconta storie. Vere. Con le parole e con le immagini.
Sono le storie dei protagonisti di QUA, quartiere bene comune.
Le storie sono quelle delle cittadine e dei cittadini che, singolarmente o con la loro Associazione di appartenenza, costruiscono giorno dopo giorno progetti che migliorano il quartiere e la vita delle persone che lo abitano. Grazie al confronto con il Comune, ma soprattutto alla loro voglia di fare, di rendersi utili e sentirsi cittadini.
Sono piccole storie. Non fanno notizia sulla stampa forse neanche domani, negli annali.
Però, in quelle storie, c’è la vita delle persone: il loro tempo, la loro competenza, le loro relazioni, il loro entusiasmo. Messo lì, a disposizione, per il bene di tutti.
E a noi non sembra poco, anzi. Allora lo vogliamo raccontare: questo spazio è per quelle storie.
Così scoprirete quanti reggiani hanno voglia di prendersi delle responsabilità e pensare al plurale: il quartiere, e la sua comunità, come bene comune.
Le storie sono scritte con passione dai ragazzi della redazione di ‘rumore’, la web radio dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Seguiteci.
E se anche voi avete un’idea o un progetto, chiamateci o scriveteci. Noi ci siamo. Anzi siamo QUA.

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