Nomi, cognomi e soprannomi

Un viaggio tra storia antica e gli scutmâj, i soprannomi di Reggio Emilia nel quartiere San Prospero Strinati

Nomi, cognomi e soprannomi

All’inizio del Medioevo, i cognomi non esistevano. La loro comparsa è databile al 1000. Prima c’erano soltanto il nome, legato alla tradizione cristiana o comunque latina e, successivamente, anche di origine longobarda o comunque nordica. Furono i nobili ad avere i primi cognomi, quasi setnpre patronimici (Di Rolando, Di Ruggero ecc.) oppure riferiti al loro feudo: Da Sesso, Da Correggio ecc.; per gli altri, per il popolo, c’era il soprannome, lo scutmâj in dialèt arzân.

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I “Signori del Parco”. I veterani di Via Monte Cisa e la storia del Parco delle caprette

di Giuliano Passini, Comitato cittadino di Via Monte Cisa

I “Signori del Parco”. I veterani di Via Monte Cisa e la storia del Parco delle caprette

Intervista commentata ai “veterani” di via Monte Cisa, tra battute, scherzi e rimbrotti vari, sulle origini del Parco delle caprette di Reggio Emilia e sulle vicende di un nutrito manipolo di persone molto speciali che nel tempo hanno curato e amato questo prezioso angolo di verde cittadino.

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Perché il quartiere di San Prospero si chiama “Strinati”?

Perché il quartiere di San Prospero si chiama “Strinati”?

Forse non tutti sanno che la strada principale di San Prospero Strinati – via Samoggia – è un cardo minore ortogonale alla via Emilia. Costruito dai romani, trova la sua naturale prosecuzione su via della Canalina, dall’altra parte della città. Se infatti, con un righello girato in verticale, provate a collegare su una mappa le due strade vi accorgereste che sono sul medesimo asse.approfondisci »

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