Reggio Emilia si prepara a offrire ai suoi residenti e visitatori nuove esperienze di scoperta e connessione con il territorio, attraverso canali, ville e paesaggi. La rete sentieristica urbana, grazie al progetto collaborativo Reggio Emilia città dei sentieri, continua a espandersi, aggiungendo 11 nuovi percorsi che invitano a esplorare la città e la campagna passo dopo passo, immergendosi nella bellezza dei luoghi, a piedi o in bicicletta.
A partire dall’inaugurazione prevista per il 10 marzo, questi nuovi percorsi si estendono su un totale di 100,44 chilometri, arricchendo ulteriormente l’offerta di mobilità dolce e di attività fisica per tutti i cittadini. Questi itinerari si uniscono ai 18 già esistenti, portando la rete dei sentieri a una lunghezza totale di 246 chilometri, che saranno interamente percorribili entro la fine del 2024.
Chi ancora non conosce questo progetto? È nato da un’idea di Quartiere bene comune, sviluppata con la collaborazione di organizzazioni che si occupano di tutela dell’ambiente, in prima battuta il CAI di Reggio Emilia e l’ente Bonifica dell’Emilia Centrale, con un obiettivo: la creazione di un sistema di tracciati pedonali, realizzati nella stessa logica dei sentieri CAI di montagna, per incoraggiare la mobilità sostenibile, la fruizione e la conoscenza del paesaggio e la riscoperta delle memorie di cui il nostro territorio è ricchissimo.
Reggio Emilia città dei sentieri è stato un vero e proprio laboratorio urbano itinerante di cui centinaia di cittadini sono stati i protagonisti, co-responsabili del tracciamento e della costruzione dei percorsi, all’interno di un quartiere e tra quartieri e frazioni, per creare nuove connessioni e nuove opportunità di vicinanza.
In vista delle imminenti inaugurazioni che scandiranno un nuovo capitolo della nostra città dei sentieri, vi presentiamo uno dei cittadini protagonisti, Maurizio Grimelli, rivaltese, che si presta a condividere la sua esperienza unica nel contribuire alla creazione di uno dei sentieri urbani più significativi, il cui racconto si dipana tra passato e presente, tra passione e impegno.
Si tratta della Via delle Ville, il sentiero CAI 646D, che si estende nella periferia sud di Reggio tra San Pellegrino e Rivalta, formando un anello di 9,5 km che attraversa tre importanti residenze estensi – Reggia di Rivalta, Rivaltella e Villa d’Este – e altre dimore nobiliari reggiane come Villa Lodesani-Falcetti, Villa Levi e Villa Gastinelli. I lavori iniziati a fine 2022 per completare gli ultimi 400 metri della Greenway del Rio della Vasca, un segmento della Via delle Ville inaugurato l’estate scorsa, sono stati gestiti direttamente dai cittadini attraverso l’autocostruzione.
Grazie al contributo di 12.000 euro del Comune all’associazione Insieme per Rivalta (che comprende anche 200 metri di raccordi sentieristici in territorio rivaltese) e al grande lavoro dei volontari dell’associazione, in poche settimane è stato possibile collegare la strada statale 63, nei pressi della Vasca di Corbelli, alla pista ghiaiata esistente che porta al parco delle Ginestre, creando così un percorso verde, accessibile a tutti.
Maurizio, con 40 anni di esperienza nella Lombardini Motori e ora in pensione, uno dei pilastri dell’Associazione Insieme per Rivalta, coordinatore dei Volontari del Verde e della Consulta d’ambito e attivo in altre realtà di volontariato del territorio, racconta: “I lavori in autocostruzione hanno riguardato un pezzo di sentiero che non esisteva, ma le persone lì ci passavano lo stesso, in mezzo ai campi, facendo arrabbiare i proprietari, specie quando l’erba era alta.
Siamo partiti andando a contattare tutti i proprietari, dalla Statale fino al parco delle Ginestre e li abbiamo convinto tutti! Alla fine tutti sono stati disponibili a concedere l’utilizzo delle proprie strade poderali e carraie per il passaggio del sentiero. Con gli uffici tecnici del Comune abbiamo concluso i contratti e le singole convenzioni con i privati, cercando di andare incontro, per quanto possibile, alle loro richieste.
Poi abbiamo trovato la ditta e, dopo l’approvazione del preventivo da parte del Comune e l’affidamento dei lavori in autocostruzione, siamo partiti coi lavori sul posto. Un pezzo alla volta, abbiamo realizzato il percorso”.
Chi ha fatto parte della squadra e come avete lavorato?
“C’eravamo io, Augusto Davolio, Fabrizio Bonini, in un primo momento hanno partecipato altri volontari di Insieme per Rivalta, poi alla fine si è aggiunto Fabio Guglielmi. 200 metri li ha realizzati il Consorzio Bonifica dell’Emilia Centrale, sempre con la nostra guida.
Noi volontari eravamo sempre presenti per indirizzare e controllare il lavoro, insomma abbiamo fatto la parte della direzione lavori, ma anche a volte dato una mano alla realizzazione del fondo.
Il sentiero è largo in alcuni tratti 1,80 metri, in altri 2. Abbiamo fatto uno scavo di 20 cm, posato il tessuto-non tessuto, applicato un primo strato di 10 cm di ghiaia grossa, battuta col rullo, e poi un altro strato ghiaia fine e ribattuta tutta”.
Com’è stato il clima di lavoro?
“Ah bellissimo, sempre positivo, uno scherzo, un consiglio, è stato un continuo ‘appena un po’ più in là, appena più in qua’, perché è così che si lavora sennò non riesci a concludere niente.
Abbiamo cercato di fare curve dolci, seguendo il boschetto, non potevamo mica fare linee dritte, che sarebbe stato brutto! Lo spirito di collaborazione ci ha aiutato anche quando abbiamo dovuto fare piccole modifiche al programma… Ad esempio, nell’ultimo tratto ci siamo trovati davanti un Sambuco centenario e abbiamo deciso, e lottato, per cambiare il tracciato per preservarlo, è troppo bello! Spirito di collaborazione per risolvere problemi, come quando abbiamo realizzato una staccionata andando a recuperare dei pali da un’altra parte per adattarli all’uso”.
Maurizio qual è il bilancio di questa esperienza?
“Il bilancio è positivo, è stata un’esperienza bellissima. Questo progetto l’abbiamo molto voluto per offrire ai rivaltesi, ma anche a tutti gli amanti della natura, la possibilità di potersi svagare, di godere di un momento di tranquillità e pace immersi nella natura. Lì c’è una pace incredibile. Specialmente durante la pandemia, quando il sentiero era affollato come la via Emilia un sabato pomeriggio – scherza Maurizio – abbiamo capito che c’era bisogno di questo collegamento. Insomma l’opera è molto apprezzata e molto frequentata, da pedoni, ciclisti, famiglie, un po’ da tutti”.
Salutiamo Maurizio, ringraziandolo per il suo entusiasmo e per il suo prezioso contributo al progetto Reggio Emilia città dei sentieri. La sua partecipazione è un vivido esempio dell’importanza dell’impegno civico per una comunità attiva, in grado di affrontare e risolvere le sfide comuni. Con Maurizio come testimonianza tangibile, torniamo a illustrare il ricco programma di aperture dei nuovi sentieri, segnando così un significativo passo avanti nella crescita e nello sviluppo della nostra comunità.
11 nuovi itinerari per esplorare il territorio comunale passeggiando tra quartieri e campagna
I nuovi sentieri, benché non abbiano richiesto interventi così impegnativi come quello di Rivalta appena descritto, hanno comportato opere di manutenzione, la progettazione di arredi e la realizzazione delle tabelle direzionali in collaborazione con il CAI di Reggio Emilia, l’ente Bonifica dell’Emilia Centrale e con cittadini, associazioni e attività del territorio, firmatari dell’Accordo di cittadinanza.
Grazie al loro impegno, la rete degli itinerari pedonali si allarga con l’inaugurazione di 11 nuovi percorsi che attraversano la città e il forese, offrendo occasioni di mobilità dolce, attività fisica e nuove connessioni urbane ed extraurbane alla scoperta del territorio.
I nuovi percorsi, insieme ai 18 precedentemente inaugurati, sono visibili in un atlante con mappa, che sarà man mano aggiornato sulla base del graduale posizionamento della cartellonistica e che è consultabile su www.comune.re.it/cittadeisentieri. Successivamente, nel 2024, sarà disponibile una cartina geografica CAI, in formato sia cartaceo sia digitale, una volta completata la segnaletica.
La prima camminata inaugurale, domenica 10 marzo, si svolge sui due percorsi Cai 646V e 646T, parte da Rosta Nuova, unendo il parco del Rodano al parco del Crostolo e attraversando luoghi di interesse storico e culturale come l’importante Canale di Secchia. Questo percorso di circa 8,5 km è stato fortemente voluto dai residenti e rappresenta un’opportunità per esplorare i quartieri interessati e valorizzare il patrimonio locale.
Il secondo percorso ad essere aperto al pubblico, a partire dal 17 marzo, è l’anello dei Murales di Corticella, che offre un’esperienza insolita nella frazione sud-est di Reggio Emilia. Gli otto murales presenti lungo il percorso raccontano storie e tradizioni locali, mentre i punti storici come l’Alzaia del Torrente Tresinaro e l’Osteria Toschi arricchiscono l’esperienza con il loro fascino antico.
Ecco l’elenco di tutte e 11 le passeggiate inaugurali: sentieri 646 V e 646 T (percorso Bosco Dario Fo-Raccordo SSP/percorso parco del Crostolo-parco delle Acque Chiare-Rosta Nuova); anello dei murales di Corticella; anello di Marmirolo; diramazione di Castellazzo; Strada della biodiversità; greenway del Rodano e anello di Gavassa; anello del Castello di Cadè; diramazione di Gavasseto; anello di Villa Cella; diramazione per il rifugio Sgabo, a Massenzatico; anello di Cavazzoli.
Il progetto “Reggio città dei sentieri” si conferma un’iniziativa di grande valore per la città, promuovendo la salute, la socialità e la valorizzazione del territorio. Con l’aggiunta di questi nuovi percorsi, Reggio Emilia offre ai suoi abitanti e ai visitatori un’ampia gamma di opportunità per esplorare la bellezza dei suoi quartieri, dei suoi paesaggi e della sua storia. Grazie alla collaborazione attiva dei cittadini, il progetto continua a crescere, dimostrando il potere della partecipazione civica nel plasmare una comunità dinamica e inclusiva.
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Foto di copertina @Andrea Bastoni
Foto nell’articolo @Insieme per Rivalta
“Reggio Emilia città dei sentieri” è un progetto realizzato con il sostegno della legge regionale Emilia-Romagna n. 15/2018