“Ripensare il Centro Sociale Primavera in una prospettiva più giovane, sfruttando il linguaggio dei ragazzi e creando contenuti che siano sia educativi sia sociali per favorire l’aggregazione”. Questo l’obiettivo che si è posta Alessandra Caprari di Coopselios, cooperativa che ha vinto il bando per fare del Centro Sociale di Masone un luogo di incontro aperto a tutti.
Proprio dall’idea di parlare ai cittadini più giovani nasce il primo atelier di videomaking che si è tenuto dal 7 aprile al 12 maggio. Cinque pomeriggi per imparare a creare un video utilizzando fotografie, immagini, musica e parole.
“Abbiamo proposto un questionario per ascoltare la comunità – racconta Alessandra – per individuare i bisogni reali e progettare delle attività che potessero essere veramente interessanti per i cittadini. Le risposte sono arrivate dalle scuole di Bagno, Marmirolo, Gavasseto, Ospizio e San Maurizio dove bambini e ragazzi hanno proposto le loro idee per trasformare il Centro Sociale di Masone in un luogo di aggregazione. Al primo posto tra le attività che ci hanno indicato ci sono i laboratori musicali seguiti da quelli di video e fotografia. Così abbiamo deciso di mettere insieme tutti e tre gli elementi proponendo un laboratorio di creazione video con montaggio di immagini, video e musica”.
I progetti realizzati dai ragazzi che hanno partecipato all’iniziativa hanno avuto un fil rouge tematico: l’identità del Centro Sociale Primavera. “Abbiamo avuto la fortuna di trovare alcune persone storiche del Centro e disponibili a raccontare cos’era una volta il Primavera, quando è nato e perché. È stato possibile fare una ricostruzione storica e montare un video in cui viene narrata proprio la storia del Centro Sociale”.
Domenica 7 maggio è stata inaugurata la nuova sala del Centro Sociale Primavera, durante la quale sono stati mostrati i video creati dai giovani partecipanti al corso. La cittadinanza ha partecipato numerosissima: è stata una piacevole sorpresa per tutti e i video hanno riscosso grande successo. “Abbiamo creato delle possibilità di aggregazione e partecipazione, speriamo che la comunità le colga e ne faccia tesoro” si augura Alessandra in chiusura.
Silenzio si gira: a Masone crescono i registi dell’aggregazione sociale.
Chiara Ugosetti