È un mercoledì diverso dagli altri oggi al Centro Sociale Primavera di Masone e lo capisco nel momento in cui, scendendo dalla macchina, vengo superata da Darth Vader, da Spiderman e da due principesse che entrano svelte nel bar. Ma non è un evento della Marvel né un raduno di amanti dei fumetti: è la tombolata di carnevale organizzata per i bambini!
Quasi intimorita entro anche io ed ecco la tipica atmosfera da Centro Sociale: 5 non più giovani individui sono seduti a un tavolo con prosperi mazzi di carte in mano e un numeroso pubblico attento a seguire e commentare le mosse azzardate dei giocatori. Un rumore di sottofondo però tradisce l’idea di presunta tranquillità e inoltrandomi verso una seconda sala scopro qual è la sua origine. Mi ritrovo all’improvviso nel mezzo di un numeroso gruppo di tutt’altra età. Il programma del pomeriggio è presto detto: tombolata con ricchi premi e merenda! Il clima è festoso e le voci squillanti dei bambini riempiono la sala in cui siamo, ma anche tutte le altre.
Angela –organizzatrice e bibliotecaria della biblioteca Ospizio– prende il microfono e dopo una breve introduzione e un dibattito sulle prossime iniziative, dà il via ufficiale alla tombola. I numeri vengono chiamati uno dopo l’altro e i premi distribuiti dalle volontarie del Centro Sociale, anche loro in maschera!
“I genitori sono contenti di iniziative come queste –mi dice Angela– e abbiamo in programma tante altre cose! L’obiettivo è quello di rendere questo posto un punto di ritrovo per la comunità e uno spazio di socializzazione, molto importante per i bambini ma anche per i genitori. Al giorno d’oggi infatti sono pochi gli spazi dove poter fare cose del genere”. Ma la prima spinta arriva ovviamente dai volontari del Centro, come Rita: “non vogliamo fermarci e anzi sentiamo fortemente la necessità di rinnovarci”. Insieme alla scuola e alla biblioteca Ospizio si è formato un bel triangolo di forze e menti che stanno riempiendo il calendario di iniziative e incontri.
Nel frattempo la tombola è finita e mentre qualcuno apre felice il proprio premio, qualcun altro ha l’espressione corrucciata per non essere stato fortunato. Ma le facce tristi spariranno presto perché mentre saluto e mi dirigo all’uscita vedo i volontari portare vassoi di intrigoni nella sala della merenda, fatti dalle volontarie.
“Qui sta nascendo qualcosa di nuovo e molto bello” penso, con l’acquolina in bocca.
Ottavia Dallaglio
Foto Federico Contini
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