C’è poco da fare: le foto d’epoca, anche in un tempo votato ai social come quello che stiamo vivendo, continuano imperterrite a conservare il loro fascino. Avere tra le mani quei rettangolini in bianco e nero, che ritraggono luoghi e persone che provengono da una realtà così diversa dalla nostra, così lontana, ha quel sapore agrodolce della nostalgia che difficilmente può essere scatenato da una foto in uno schermo.
Ma quanto sarebbe bello se quelle foto del passato, grazie agli strumenti che abbiamo oggi, potessero essere rese fruibili a tutti?
A Coviolo, con l’archivio digitale, è stato possibile digitalizzare la memoria.
L’iniziativa, che si è svolta nell’ambito dell’accordo di cittadinanza tra Coviolo, San Rigo e Rivalta, parte da lontano.
A raccontarne la storia è stato Alberto Tagliavini, ex insegnante di agraria che, dopo esserne stato presidente per dieci anni, ora è membro del comitato del circolo “Coviolo in festa“. Si è anche occupato di cercare e raccogliere tutte le foto da digitalizzare.
Tutto è iniziato nel 2009, quando Alberto ed altri collaboratori hanno raccolto della documentazione fotografica per la pubblicazione di due libri: uno sulla storia di Coviolo e l’altro sulla sua scuola elementare. Da lì c’è stata la richiesta dell’assessore Montanari e dell’architetto di quartiere Silvia Bizzarri di recuperare tante altre foto per preservare la memoria di quel territorio.
Questo censimento della memoria affonda le radici nell’elemento più importante di ogni comunità: le persone. Infatti, chi ha fornito il materiale necessario sono stati gli abitanti di Coviolo e degli altri quartieri, che hanno rispolverato le foto che avevano in casa di luoghi, persone e ville del paese dai primi del Novecento per creare una memoria digitale, collettiva e fruibile a tutti.
“È un rapporto fiduciario”, ha spiegato Alberto, “se le persone non ti conoscono, è difficile che ti lascino le loro foto”. Ad ogni modo, le fotografie, dopo essere state scannerizzate a computer, sono state subito riconsegnate alle famiglie proprietarie.
Grazie a questo rapporto di fiducia, questi ricordi in digitale sono stati condivisi con la Biblioteca Panizzi, altri sono stati mostrati in un video e altri ancora, a seconda dell’esigenza, mostrati alla comunità in giornate dedicate.
Alcune delle fotografie raccolte, una volta stampate, sono servite a decorare le pareti del circolo di Coviolo. Lì, oltre ad Alberto, abbiamo conosciuto Marta Baisi, volontaria del circolo ed ideatrice dell’attività “Pomeriggio con Marta“. Tra una giocata a tombola e una merenda insieme, il circolo vuole offrire alle signore che partecipano un pomeriggio a settimana di svago, “perché spesso il mercoledì è il giorno libero delle badanti; così si sta insieme e ci si conosce”, ci ha raccontato Marta con un sorriso.
Ed è in quella struttura un po’ insolita nel cuore di Coviolo, con ampie vetrate e tanta umanità al suo interno, che questo cerchio che ha abbracciato passato e futuro, innovazione e tradizione, persone e territorio, si chiude. Perlomeno, fino alla prossima grande digitalizzazione di ricordi, storia e memoria.
Beatrice Tosi
Foto Federico Contini
Il progetto ‘Archivio storico e naturalistico delle tre frazioni‘ è nato nell’ambito dell’Accordo di cittadinanza Rivalta, Coviolo e San Rigo.