Spazio ai giovani. Reggio chiama, Masone risponde

Al centro sociale Primavera un nuovo spazio aperto ai giovani

A Masone e nelle frazioni lungo la via Emilia Est la risposta alla pandemia e al bisogno di socializzazione dei ragazzi è venuta dalla creatività di “Giovani al centro”, uno dei progetti dell’Accordo di cittadinanza di ‘Quartiere bene comune’ che ha portato alla creazione di uno spazio aperto per i giovani dai 14 anni in su, in cui sia facile incontrarsi e conoscersi. 

Ce lo racconta Bruno Brenno Ferrari, presidente di Reggio Calling, l’associazione che ha fondato insieme con altri giovani, per lo più insegnanti ed educatori, che da un paio d’anni anima la scena giovanile delle frazioni da Masone in poi, lungo la via Emilia est, costruendo proposte culturali e artistiche di valore.

Qual è l’idea che vi ha spinti in questo nuovo progetto?

“Innanzitutto va detto che ci muoviamo in frazioni di campagna, un ampio territorio agricolo con piccoli centri abitati, qui Reggio Calling è nata proprio per offrire delle opportunità ai ragazzi e ai giovani, che al pomeriggio dopo la scuola non hanno uno spazio di aggregazione, la possibilità di seguire una loro passione o anche solo di incontrare altri ragazzi.

Il nostro obiettivo – continua Brenno –  è condividere spazi e attività diverse, spaziamo tra corsi, doposcuola, ripetizioni fatte da altri studenti delle superiori o universitari volontari; e poi laboratori attorno alla musica e al fare radio (ndr ascoltate Reggio Calling Radio sul web!)”.

Nel Laboratorio di cittadinanza promosso dal Comune, Reggio Calling ha trovato l’occasione per fare rete con il Centro Sociale Primavera di Masone e trasformare una delle sale del centro in ‘aula studio’, uno spazio aperto per i ragazzi dai 14 ai 19 anni d’età, che frequentano gli istituti superiori e l’università, due pomeriggi a settimana, il martedì e il giovedì, dalle 14.30 alle 18.30.

Un’aula per lo studio e non solo…

“Sì, effettivamente lo scopo principale è avere uno spazio in cui potersi ritrovare per studiare, per svolgere lavori di gruppo, ma ci interessa molto anche il “dopo studio”… Organizziamo aperitivi, dj set, come occasioni di stare insieme, socializzare e fare network”.

La faccenda si fa sempre più interessante, sì perché il Centro Sociale Primavera, che ha origine nel lontano 1985, è il tipico centro sociale reggiano, dove la partecipazione dei soci volontari, negli anni, ha dato vita a iniziative popolari come la festa di inizio estate, le tortellate di San Giovanni, le feste dell’uva, e dove, sempre con la stessa voglia di fare per la comunità, si organizzano attività sportive e ricreative, con gli immancabili tornei di pinnacolo e burraco.

Insomma, come in tutti i 27 centri sociali di Reggio Emilia, fulcro del sistema reggiano di coesione sociale, qui si ritrovano riti conviviali antichi, che resistono, ma faticano a rigenerarsi con giovani urbani. Perciò l’innesto di Reggio Calling ci sembra molto interessante e la domanda sorge spontanea…

Come va la coabitazione intergenerazionale?

“Il Primavera è un centro sociale storico, molto frequentato dagli anziani, la coabitazione non è scontata, dato che ci sono abitudini consolidate che andiamo a modificare” ammette con franchezza Brenno, tuttavia fiducioso che il dialogo tra generazioni sia possibile e che anzi possa essere una risorsa per entrambe le parti.

A questo proposito, Brenno tiene a dire che l’aula studio è solo uno dei progetti realizzati e dell’altro bolle in pentola: “Abbiamo pensato a un progetto che coinvolge gli anziani del quartiere, un Laboratorio di Storia delle frazioni, in collaborazione con Neon aps e le scuole. Mentre i bambini della scuola elementare di Marmirolo scriveranno le storie, i ragazzi delle scuole medie ne trarranno un podcast con interviste agli anziani del quartiere.

Salutiamo Brenno con un grazie, per promuovere occasioni nuove di incontro, dialogo e conoscenza, dai giovani e per i giovani e, nello stesso tempo, rafforzare la loro partecipazione e il protagonismo alla vita della frazione di Masone, introducendo nuovi stimoli e riflessioni, come quella, fondamentale, sulla memoria storica.

> Scopri di più sull’Accordo di cittadinanza 2021 Masone, Roncadella, Castellazzo, Marmirolo, Gavasseto, Sabbione, Bagno, Corticella (Ambito F).

> Scopri di più su ‘Giovani al centro’ e sui progetti dell’Accordo Ambito F 2021.

Foto di Federico Contini per Quaderno – Comune di Reggio Emilia

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