Reggio Emilia, come ti immagini? Indagine on-line sul futuro della città

di Elena Farnè

Come sarà Reggio Emilia nei prossimi anni, quali le sfide che la città dovrà affrontare? Il Comune di Reggio Emilia sta elaborando il nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG) e, per mettere a fuoco le grandi sfide urbane del futuro, propone ai cittadini una nuova indagine on-line.

Il Piano Urbanistico Generale (PUG) è il nuovo strumento urbanistico che pianifica per i prossimi anni il nostro territorio. Ma cosa significa pianificare?

Pianificare significa decidere come riqualificare la città e il territorio e come averne cura, per la qualità della vita delle persone che ci abitano e per preservare le risorse ambientali non rinnovabili. Tutti noi abbiamo fatto esperienza del territorio come ‘risorsa’, individuale e collettiva durante il lockdown, tanto da renderci conto quanto siano importanti gli spazi aperti e la natura e la qualità urbana della città.

L’indagine on-line ‘Reggio Emilia, come ti immagini?’ è dunque molto importante perché vogliamo capire la città e i bisogni degli abitanti e raccogliere idee sulle grandi sfide del futuro, a partire da chi la città la vive ogni giorno.

Partecipare è semplice, ma di cosa si parla? 

La prima cosa di cui si parla nel questionario sono le grandi sfide, la sostenibilità ambientale, il welfare, i beni pubblici e lo sviluppo economico: sono queste le tematiche su cui le comunità si giocano la qualità della vita per il prossimo futuro, e quindi anche le prossime generazioni. Qui tutti noi sentiamo un dovere e una responsabilità importante.

Segue una seconda sezione sui cambiamenti climatici. Nelle aree urbane, infatti, gli impatti del clima che cambia sono notevoli, da quelli sociali e sanitari che incidono sulla popolazione, ai danni ambientali ed economici che impattano su spazi, infrastrutture, edifici. Vorremmo capire come i cittadini vivono questi fenomeni e quali misure di mitigazione e adattamento ritengono più efficaci.

La qualità urbana, la mobilità e i servizi alle persone sono l’argomento della terza sezione dell’indagine. Qui vogliamo parlare di quartieri e frazioni, perché il territorio comunale non è omogeneo e i bisogni sui servizi, la mobilità e la qualità della vita cambiano molto tra centro, quartieri cittadini e frazioni rurali.

Segue un affondo su la campagna e il paesaggio rurale. Sono tra le più grandi risorse ambientali che abbiamo, tanto che molte persone hanno riscoperto la qualità della vita nelle frazioni rurali lontane dal centro. Vorremmo conoscere quali sono gli orientamenti dei cittadini per individuare le difficoltà da risolvere, ma anche capire come potenziare accesso e fruizione al territorio e al paesaggio agricolo.

Chiude il questionario la quinta sezione, dedicata al tema dell’abitare sociale dell’abitare sostenibile. La qualità e le nuove forme dell’abitare dovranno rispondere ai nuovi bisogni della popolazione che cambia, quella che invecchia e aspira ad abitazioni adatte all’avanzare dell’età e quella giovane in cerca di casa e di servizi che possano conciliare i tempi di vita e lavoro. Vorremmo perciò capire meglio i bisogni dei reggiani sul tema casa, anche a valle della pandemia, che ci ha fatto capire quanto siano importanti gli spazi domestici.

Perché partecipare?

Partecipare è anonimo e richiede 15 minuti di tempo, ma perché farlo?

Partecipando all’indagine avrai l’opportunità di contribuire ad individuare le strategie del Piano e di arricchire inoltre il patrimonio di dati sulla città e sui quartieri che sono indispensabili per pianificare il futuro.

Il valore della conoscenza nel processo di miglioramento della qualità della vita di una comunità è strategico, perché se si ha della città una conoscenza approfondita, il processo e il risultato possono essere sensibilmente differenti e più aderenti alla realtà. La pandemia ha poi cambiato i nostri modi di vivere e di lavorare e il processo di pianificazione della città – per essere utile ed efficace – deve basarsi sui bisogni di chi abita i quartieri e le frazioni di Reggio Emilia.

La nostra precedente esperienza, il questionario ‘Reggio Emilia come va?’, realizzato durante il primo lockdown del marzo scorso, ha messo migliaia di informazioni a disposizione del Comune in diverse materie: più siamo informati, meglio decidiamo.

Cosa faremo con i dati raccolti dai cittadini?

I dati del questionario ‘Reggio Emilia, come ti immagini?’ sono anonimi. Dalle risposte ricaveremo informazioni e mappe tematiche della città, per ogni quartiere e frazione.

Questi dati saranno anonimi, ma pubblici, e permetteranno non solo di orientare le politiche di pianificazione territoriale e urbanistica del PUG, ma anche i progetti che scaturiranno dai laboratori di quartiere e dagli uffici che sviluppano servizi alla comunità.

Sapere se i quartieri sono dotati di servizi adeguati serve per capire dove c’è maggiore domanda di servizi e se dobbiamo programmare diversamente il nostro intervento; se ci date informazioni sulla qualità degli edifici nel vostro quartiere, avremo uno spaccato migliore delle esigenze di ristrutturazione del patrimonio immobiliare; da anni siamo impegnati in politiche di valorizzazione del territorio agricolo, ma ci serve sapere se anche per voi questa è una scelta in cui vi riconoscete. Per questo è importante la vostra opinione e il questionario che è destinato a raccoglierla.

Una volta conclusa l’indagine, i dati saranno elaborati e pubblicati con un report di sintesi sul sito del Comune di Reggio Emilia, come già è stato fatto per ‘Reggio Emilia, come va?’, l’indagine on-line lanciata durante la pandemia e i cui esiti sono stati riportarti negli Atlanti dei Quartieri di Reggio Emilia e utilizzati per il bando ‘I quartieri ripartono’.

Come abbiamo elaborato il questionario? E perché abbiamo scelto la licenza creative commons?

Fare un questionario sul futuro della città non è mai semplice e gli argomenti di ‘Reggio Emilia, come ti immagini?’ da cui siamo partiti erano davvero sfidanti. Il primo passo è stato capire obiettivi, temi e uso dei dati. Per questo abbiamo organizzato un pomeriggio laboratoriale di confronto vero e proprio tra diversi uffici per integrare i vari bisogni. Il secondo passo è stata la stesura delle domande e la messa a punto del linguaggio, in cui abbiamo cercato di rendere chiare questioni complesse; il terzo la messa on-line.

Abbiamo cercato di semplificare al massimo, ma la sfida è importante e una ulteriore semplificazione avrebbe compromesso la capacità informativa di questa operazione: portate pazienza, sono 15 minuti ben spesi!

Infine, come già nella precedente esperienza, la pandemia in atto ci ha fatto pensare che questo sforzo potesse essere utile anche per altre città, che stanno lavorando agli strumenti urbanistici e di pianificazione urbana. Per questo ‘Reggio Emilia, come ti immagini?’ è a disposizione di tutte le Amministrazioni dell’Emilia-Romagna e di altri territori che sono interessate a indagare con i cittadini sfide e priorità per pianificare il proprio futuro. Questa scelta permetterà di confrontare il punto di vista dei cittadini di Reggio Emilia con quello di altre città. Siamo collaborativi dentro e fuori confine!

Elena Farnè
Architetto, accompagna amministrazioni, organizzazioni e comunità in percorsi di innovazione e partecipazione e processi di rigenerazione urbana, ambientale, sociale.

Hanno elaborato il questionario ‘Reggio Emilia, come ti immagini?’ il Servizio Rigenerazione UrbanaMaddalena Fortelli ed Elisa Iori con il supporto dell’Ufficio di Piano – il Servizio Politiche di Partecipazione Nicoletta Levi e Graziana Bonvicini con il supporto dell’Ufficio Architetti di Quartiere – il Servizio Comunicazione e Relazioni con la città con il Centro Elaborazione Dati – ed Elena Farnè, architetto e consulente per il processo di partecipazione del Piano Strategico dei Quartieri e relazioni col PUG.

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