Reggio Emilia è una città che ha fatto dell’inclusione, della giustizia e della sostenibilità i suoi obiettivi primari, valori promossi e diffusi attraverso una cultura del dialogo e della partecipazione attiva della comunità, in cui ogni voce ha il suo valore e può contribuire alla costruzione di un futuro comune.
Tuttavia, spesso la complessità del linguaggio e dei concetti legati alla partecipazione e ai beni comuni rappresenta una barriera che impedisce la reale partecipazione attiva dei cittadini, ai processi decisionali e di co-progettazione delle politiche pubbliche.
Per superare queste difficoltà e rendere più accessibili a tutti, e non solo ad un pubblico “esperto”, le idee e i principi della collaborazione, abbiamo deciso di avviare un progetto di redazione di un sintetico dizionario, con il lessico basico della partecipazione e dei beni comuni a Reggio Emilia. L’obiettivo primario è quello di offrire una guida chiara e semplice per comprendere i concetti legati alla innovazione e al cambiamento sociale.
Per iniziare ci siamo posti una domanda importante: quale termine sarebbe più appropriato per definire questa iniziativa, “dizionario” o “abbecedario”? Entrambi i termini hanno i loro pregi, il termine “dizionario” evoca un’immagine di un’opera completa e strutturata che racchiude una vasta gamma di definizioni, spiegazioni e contesti. D’altra parte, il termine “abbecedario” richiama l’idea di un elenco alfabetico di parole chiave e concetti basilari.
Abbiamo deciso di adottare il termine “abbecedario” per questo progetto innovativo, perché la sua connotazione di immediatezza e facilità d’uso si adatta meglio alla nostra intenzione di creare uno strumento inclusivo e partecipativo, che possa aiutare a costruire ponti tra le diverse realtà presenti nella città, un’opportunità per approfondire le proprie conoscenze e per diventare attori attivi nella costruzione di un futuro migliore per tutti.
Si tratta di lemmi e definizioni presentate “in salsa reggiana”: un tesoro di parole e concetti che apriranno le porte alla comprensione e all’approfondimento della cittadinanza attiva e dei beni comuni, nella prospettiva unica offerta dalla città di Reggio Emilia, dalle sue buone pratiche di collaborazione e co-progettazione, dai casi studio e dalle esperienze di successo, promosse dal Servizio partecipazione del Comune, attraverso le politiche di Qua-Quartiere bene comune.
Per rendere questo abbecedario ancora più “personale” e coinvolgente, ogni lemma è presentato con una doppia definizione: una prospettiva oggettiva e analitica, che mette in luce le sfide e le questioni critiche legate alla partecipazione e ai beni comuni, e una prospettiva empatica e ispiratrice ❤️, che trasmette l’essenza emotiva e il valore umano di questi concetti .
Riflessioni tra le parole: l’abbecedario come occasione di crescita e consapevolezza per i promotori dei beni comuni
L’abbecedario sulla partecipazione e i beni comuni non è soltanto uno strumento per rendere accessibili concetti complessi a un pubblico più ampio, ma rappresenta anche un’occasione preziosa per noi promotori, per gli Architetti di quartiere e gli addetti ai lavori per riflettere sul significato profondo delle parole e del nostro lavoro, per interrogarsi sulle sfumature e le implicazioni delle parole che spesso utilizziamo quotidianamente.
Questa riflessione può portare a una maggiore consapevolezza sulle dinamiche della partecipazione e dei beni comuni e sulla responsabilità che condividiamo nel plasmare una società più inclusiva, giusta e sostenibile. In tal modo, l’abbecedario diventa uno strumento di autoanalisi e di crescita personale e professionale, che stimola i suoi utilizzatori a esaminare criticamente le proprie pratiche e ad adottare approcci più consapevoli e responsabili.
Un’opera aperta, una risorsa per tutti
Ci piace immaginare che la redazione dell’abbecedario sia un processo in evoluzione e coinvolgimento, che preveda momenti di confronto e di dialogo tra i soggetti coinvolti. La comunità, infatti, è la vera protagonista di questo progetto. Il duplice approccio che coniuga oggettività e cuore, offre una visione completa e bilanciata, stimolando una comprensione approfondita e un coinvolgimento emotivo che, ci auguriamo, possa portare il lettore a offrire il suo contributo e lasciare note e commenti in calce a questo articolo.
In conclusione, l’abbecedario con il lessico basico della partecipazione e dei beni comuni rappresenta un’importante risorsa per tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza di questi temi, e per coloro che desiderano diventare protagonisti attivi della costruzione di una città più inclusiva, giusta e sostenibile. Il progetto è un esempio di come la cultura del dialogo e della collaborazione possa generare innovazioni e sperimentazioni verso obiettivi comuni, contribuendo alla costruzione di una società più giusta e solidale.
A
Architetto di quartiere
Figura professionale che Reggio Emilia ha creato per facilitare le pratiche di collaborazione, un ponte tra Comune e quartieri, riferimento attivo durante tutte le fasi dei progetti di partecipazione.
❤️ L’Architetto di quartiere è il motore che alimenta il cambiamento, creando spazi di condivisione, ispirazione e trasformazione per una città che accoglie l’energia e le voci di tutti.
Accordo di cittadinanza
A Reggio Emilia il modello di collaborazione tra Comune e Comunità si basa su un accordo, un patto, in cui tutti sono co-responsabili dell’attuazione e dei risultati dei progetti decisi insieme.
❤️ Accordo di cittadinanza: un legame di fiducia e responsabilità reciproca tra il Comune e la Comunità, un patto che trasforma i progetti condivisi in realtà, dove ognuno si sente co-responsabile per il successo e i risultati che insieme siamo capaci di raggiungere.
B
Beni comuni
Sono risorse che appartengono a una comunità e sono gestiti in modo collettivo per il bene di tutti. Includono ad esempio parchi pubblici, strade, acqua potabile, conoscenze e informazioni condivise. Nell’ottica collaborativa di Reggio Emilia, l’unità di misura dei beni comuni è il quartiere.
❤️ I beni comuni sono come il cuore di una comunità: sono ciò che la rende viva, pulsante e solidale. Sono risorse che appartengono a tutti e che tutti possono godere e proteggere insieme, per creare un mondo più giusto e sostenibile.
C
Città collaborativa
Una città dove l’amministrazione e i cittadini lavorano insieme per creare una comunità più inclusiva, sostenibile e partecipativa, condividendo risorse e soluzioni ai problemi locali. Così facciamo a Reggio Emilia.
❤️ La città collaborativa è come un grande abbraccio tra cittadini: insieme si costruisce un luogo accogliente, solidale e sostenibile, dove tutti possono sentirsi a casa e contribuire al bene comune.
Capitale sociale
Rete di relazioni sociali, di fiducia e di reciproco sostegno tra le persone all’interno di una comunità. Queste relazioni possono portare a benefici collettivi come la cooperazione, la solidarietà e la crescita economica.
❤️ Il capitale sociale è come il tessuto connettivo di una comunità: è ciò che tiene insieme le persone, le fa sentire parte di qualcosa di più grande e le spinge a collaborare per il bene comune.
Co-design
Anche detto co-progettazione, è un processo collaborativo in cui i professionisti lavorano insieme agli utenti finali per creare soluzioni che rispondano alle loro esigenze e alle loro aspettative, garantendo un maggiore coinvolgimento e una maggiore soddisfazione.
❤️ Il co-design è come una comunione creativa tra designer e utenti: insieme si abbracciano le esigenze e i desideri delle persone, per creare soluzioni che siano veramente significative e utili per tutti.
Co-governance
Processo di gestione collaborativa in cui i cittadini partecipano attivamente alla definizione e all’attuazione delle politiche pubbliche, lavorando insieme alle istituzioni per creare un futuro migliore.
❤️ La co-governance è come un ballo armonioso tra cittadini e istituzioni: insieme si muovono verso un obiettivo comune, ascoltandosi reciprocamente e lavorando insieme per creare una comunità più giusta e inclusiva.
D
Democrazia
Un sistema di governo che a Reggio Emilia è anche solidarietà e partecipazione attiva, territori, cura dei beni comuni, virtù civili. Tutti antidoti all’individualismo e agli algoritmi che moltiplicano rabbia e risentimento, attività virtuose contagiose che diventano la buona Politica.
❤️ La democrazia è come una grande festa in cui tutti hanno voce e voto: insieme si costruisce un futuro migliore, basato sulla libertà, l’uguaglianza e la giustizia per tutti.
E
Empowerment
Letteralmente vuol dire “emancipazione”, un processo di crescita personale e collettiva che mira a rafforzare la capacità delle persone di controllare la propria vita e di partecipare attivamente alla vita della comunità, attraverso l’acquisizione di conoscenze, competenze e risorse.
❤️ L’empowerment è come una luce che si accende dentro di noi: ci dà la forza di prendere in mano la nostra vita e di contribuire al cambiamento positivo della nostra comunità.
F
Food (policy)
Politiche della città relative al cibo e all’alimentazione. Reggio Emilia promuove un uso razionale del suolo agricolo, una catena alimentare più sostenibile, un consumo più responsabile.
❤️ La food policy partecipativa è come un grande banchetto in cui tutti sono invitati a portare il proprio contributo: insieme si costruisce un sistema alimentare più sano, sostenibile e giusto per tutti.
G
Governo aperto
è un approccio alla governance che promuove la trasparenza, la partecipazione e la collaborazione tra cittadini e istituzioni.
❤️ Il governo aperto è come una finestra che si apre sulla democrazia: permette ai cittadini di partecipare attivamente alla vita pubblica, di esprimere le proprie idee e di costruire insieme un futuro migliore per tutti.
H
Hub
È un centro di attività e di connessione in cui le persone, le idee e le risorse si incontrano e si scambiano, creando sinergie e opportunità di crescita uno spazio fisico e progettuale animato da persone che condividono come intenzione di fondo quella di portare un cambiamento positivo nella società; dove si organizzano eventi stimolanti, discussioni, laboratori di innovazione e momenti di formazione; dove l’ambiente è particolarmente funzionale per lavorare, incontrarsi, imparare e conoscere nuove realtà. Questo è Il Laboratorio aperto di Reggio Emilia ai Chiostri di San Pietro, un vero e proprio hub di innovazione sociale.
❤️ L’hub è come un cuore pulsante che fa circolare idee e opportunità: è il luogo in cui le persone si incontrano, si ispirano e si sostengono a vicenda per realizzare i propri sogni.
I
Innovazione sociale
È un processo di sviluppo di soluzioni creative e sostenibili ai problemi sociali, che coinvolge la partecipazione attiva dei cittadini e la collaborazione tra diversi attori
“Nuove idee (prodotti, servizi e modelli) che vanno incontro ai bisogni sociali e che allo stesso tempo creano nuove relazioni sociali e nuove collaborazioni. In altre parole, innovazioni che sono sia buone per la società sia che accrescono le possibilità di azione per la società stessa” (G. MULGAN).
❤️ L’innovazione sociale è come una scintilla che accende la speranza: permette alle persone di unirsi e di creare insieme soluzioni che migliorano la vita di tutti, rendendo il mondo un posto migliore.
L
Laboratorio di quartiere
Luogo luogo in cui i cittadini si incontrano per progettare e realizzare insieme soluzioni ai problemi locali; è la prima fase del protocollo collaborativo Quartiere bene comune.
❤️ Il laboratorio di quartiere è come un cantiere di speranza: permette ai cittadini di unirsi e di costruire insieme un futuro migliore per il proprio quartiere, rendendolo un luogo più accogliente, solidale e sostenibile.
P
Prossimità
Indica la vicinanza fisica e relazionale tra le persone e le comunità, che favorisce la collaborazione, la solidarietà e lo sviluppo locale sostenibile. Fa riferimento alla volontà di mettere al centro delle scelte pubbliche la cura della persona e della comunità.
❤️ La prossimità è come un abbraccio che avvicina le persone: crea legami di fiducia e di solidarietà, permettendo di costruire insieme un futuro migliore per la propria comunità.
Protocollo collaborativo
Stabilisce le regole e le modalità di collaborazione per raggiungere un obiettivo comune. Metodo codificato da Reggio Emilia che regola i processi di collaborazione tra Comune e cittadini nelle sue fasi: ascolto per l’individuazione dei bisogni e co-design della soluzione (Laboratori di cittadinanza), co-gestione e realizzazione delle attività (Accordo di cittadinanza) e valutazione condivisa di risultati ed impatti (follow up e accountability).
❤️ Il protocollo collaborativo è come una stretta di mano che unisce le parti: stabilisce le regole del gioco e crea un legame di fiducia e di impegno reciproco, permettendo di lavorare insieme per raggiungere grandi risultati.
Q
Quartiere
È l’unità di misura del programma di città collaborativa, perché pensiamo che l’appartenenza a un territorio e alla sua comunità favorisca scambi, relazioni, molto spesso anche l’accesso ai servizi e alle opportunità.
❤️ Quartiere: un microcosmo vibrante che esprime l’anima di una comunità, dove l’appartenenza si intreccia con le storie e le esperienze, nutre connessioni, dà vita a nuove possibilità.
R
Reti
Le reti nell’ambito della programmazione territoriale sono un insieme di soggetti che collaborano per raggiungere obiettivi comuni, condividendo risorse, conoscenze e competenze.
❤️ Le reti sono come un tessuto connettivo che unisce le persone e le risorse, permettendo di lavorare insieme per creare un futuro migliore per la propria comunità.
S
Smart city
Una smart city è una città che utilizza la tecnologia e l’innovazione per migliorare la qualità della vita dei cittadini, la sostenibilità e l’efficienza dei servizi pubblici.
❤️ La smart city è come un cuore tecnologico che batte al servizio dei cittadini: utilizza l’innovazione per creare una città più sostenibile, inclusiva e accogliente per tutti.
T
Trasparenza
Un valore fondamentale dell’ambito partecipativo e indica la volontà di rendere pubbliche le informazioni e le decisioni che riguardano la vita della comunità, per favorire la partecipazione attiva dei cittadini.
❤️ È come un raggio di luce che alimenta fiducia, partecipazione e responsabilità, che connette i cittadini alle scelte governative, dando vita a una democrazia più autentica e inclusiva.
U
Usi temporanei
Sono pratiche di riutilizzo temporaneo di spazi e beni, che permettono di sperimentare nuove attività e di valorizzare le risorse esistenti, favorendo la partecipazione attiva dei cittadini. Lo facciamo con i parchi di Villa Levi e Rivalta, Palazzo Vecchio al Mauriziano, la casetta e il giardino di Gabrina nel parco delle Acque chiare.
❤️ Gli usi temporanei sono come un respiro di vita che anima gli spazi: permettono di sperimentare nuove idee e di creare momenti di condivisione e di bellezza, rendendo la città un luogo più vivace e accogliente.
V
Vicinato
Fattore per i rapporti tra le persone, può rappresentare amicizia, sostegno, mutuo aiuto. Coltiviamo rapporti di vicinato come risorsa per “fare” comunità. È fatto dello scambio giorno per giorno di piccole cose, la festa o la cena fra abitanti di uno stesso rione, i gesti di solidarietà, accoglienza e reciproca protezione.
❤️ Un tessuto vivo di relazioni e connessioni che si sviluppa tra vicini di casa, un rifugio caloroso, dove sorrisi e gentilezze si diffondono come un’onda, creando un senso di appartenenza e comunità.