“C’era un laboratorio dedicato a questo quartiere: io ho partecipato agli incontri per predisporre un percorso didattico e ricreativo che, alla fine, abbiamo messo in pratica”.
Maria Grazia Cardillo, professoressa dell’Istituto Comprensivo Kennedy di Reggio Emilia, inizia così a raccontarci come è nata l’idea di coinvolgere i ragazzi nel Progetto “Vivere il Parco Nilde Iotti“.
I protagonisti di questo percorso sono tre classi di seconda media e una classe di prima media, per un totale di novanta studenti dell’Istituto Kennedy. Oltre a loro, dietro alle quinte, sono state molte le associazioni che hanno collaborato con il Ceas (Centro di Educazione alla Sostenibilità Ambientale) il per dare vita al progetto: le Guardie Ecologiche, Legambiente, Lipu, WWF, il centro sociale di Mirandola e Officina Educativa.
Giampaolo Santangelo – coordinatore del Ceas – era presente con la professoressa e i ragazzi durante la mattina della caccia al tesoro: “il progetto si compone di due cicli: il primo ciclo volto alla didattica e a lezioni frontali, mentre per il secondo ciclo è stato organizzato un vero e proprio laboratorio multimediale”.
Più nel dettaglio, Maria Grazia ci ha spiegato che il primo ciclo è stato un processo dilatato, che ha avuto inizio con l’introduzione alla conoscenza del parco Nilde Iotti a ottobre – grazie alla collaborazione delle guardie ambientali; poi, da novembre, è stato dato il via a una serie di lezioni frontali in classe con WWF, Legambiente e Lipu che si sono protratte fino a gennaio.
Il secondo ciclo, iniziato a febbraio, è la messa in pratica di ciò che è stato insegnato durante le lezioni frontali. Oltre a partecipare ad una caccia al tesoro/orienteering per dimostrare ciò che hanno imparato, i ragazzi hanno iniziato a collaborare con un grafico alla progettazione di un logo per il parco Nilde Iotti, che serva a rappresentare e a dare un’identità al parco.
La fase finale è quella più innovativa, consiste in un progetto ancora più importante, che punta a rendere il parco più interattivo per i cittadini che lo visitano.
Ciò che darà una svolta multimediale al parco sarà l’utilizzo di QR code. I cittadini, servendosi del proprio smartphone, potranno inquadrare il QR code e ascoltare le schede tecniche che gli studenti della scuola media Kennedy hanno preparato, come se fossero lì di persona a spiegare. I QR code saranno presenti su pannelli che verranno posizionati nei pressi di otto nuove panchine che verranno posizionate in diverse aree del parco.
“Lo scopo del progetto è rendere più fruibile l’area” ha concluso la professoressa Cardillo “e i ragazzi ci stanno lavorando divertendosi” .
Alla fine di questa esperienza non avranno arricchito soltanto il proprio bagaglio di conoscenze, ma avranno fatto qualcosa per arricchire anche tutta la comunità.
Beatrice Tosi
Foto Federico Contini
Scopri il Laboratorio Urbano dedicato a Parco Nilde Iotti.