“La nostra idea è quella di rappresentare l’evoluzione di Masone nel tempo, con le sue iconografie sia del passato, del presente e, magari, anche del futuro”
Queste sono le parole di Youness Nazli, conosciuto street-artist reggiano che ha lavorato con un gruppo di 12 ragazzi e li ha guidati alla scoperta del colorato e complesso mondo della street art, una realtà artistica che sta acquisendo sempre più visibilità.
Il workshop sulla street art si è tenuto ogni domenica, per tutto il mese di aprile, al “Centro sociale Primavera” di Masone. “Nonostante fosse un progetto rivolto ai ragazzi delle superiori -ci racconta Youness – è stato accolto con molto entusiasmo anche dai ragazzi delle scuole medie: si è creato un bel gruppo con ragazzi dagli 11 ai 20 anni”.
Nei primi incontri i ragazzi hanno imparato la storia della street-art e le sue origini oltre alle varie tecniche e agli step che bisogna prevedere nella creazione di un murales: tanta teoria assolutamente necessaria prima di iniziare la parte creativa. Nella seconda fase del corso, invece, i partecipanti hanno messo in moto la fantasia per definire la loro idea. Lo scopo ultimo di questo workshop, infatti, era proprio l’ideazione e la creazione di un murales da riprodurre sul muro del centro sociale: un punto molto visibile vista la posizione dello stabile sulla via Emilia.
Non c’è soltanto una finalità “estetica” o di rinnovamento urbanistico dietro questa scelta di “colorare” il centro sociale. Alessandra Caprari di Coopselios, organizzatrice del workshop, ci spiega: “l’obiettivo era duplice: da un lato rinnovare e riqualificare il centro sociale, dall’altro riavvicinarlo alla comunità. Questo perché è sia un progetto di cittadinanza, ma anche di avvicinamento: se io ho fatto qualcosa qui, lo sento più mio, mi appartiene di più e lo tratto anche meglio”.
Per dare quindi una nuova opportunità ai giovani di aggregarsi e migliorare anche i rapporti tra le diverse generazioni, questi aspiranti street-artist hanno chiesto ai frequentatori abituali del centro – per lo più anziani – di condividere idee, ricordi, suggestioni da mettere insieme nell’idea per il murales. Youness chiarisce che lo scopo del workshop non era creare degli street-artist, ma dare a questi ragazzini dei mezzi di cui disporre anche e soprattutto fuori dal mondo dell’arte: la capacità di raccogliere idee per ordinarle successivamente tramite l’aiuto di brainstorming e mappe concettuali.
Nella fase finale, che si è compiuta domenica 13 maggio con l’inaugurazione del murales, questi ragazzi hanno potuto mettere in pratica quello che hanno imparato per dare una forma grafica a tutte le idee e gli spunti venuti alla luce durante il percorso fatto insieme. Con la supervisione di Youness e di altri esperti di street-art, davanti ai genitori e ai frequentatori veterani del centro sociale, l’opera d’arte di strada che fa da sfondo a questo incontrarsi di generazioni ha finalmente visto la luce.
E se non avete tempo di fare un salto al Centro Sociale Primavera di Masone, vale la pena comunque di ammirare il murales passando dalla via Emilia.
Beatrice Tosi
Foto Federico Contini
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