“Ho votato Parco Senza Nome perché ormai per noi si chiama così, e poi in questo modo ognuno può dare a questa zona verde il nome che preferisce”. Il voto è segreto, ma così una mamma delle scuole Anna Frank e Renzo Pezzani svela la sua preferenza per la denominazione del Parco tra via Wybicki, via Martiri del 1831 e via Manara.
Domenica 26 marzo è stato un giorno decisivo per Rosta Nuova. Giornata di votazioni, ballottaggi e proclamazione del nome che la comunità ha scelto per il proprio parco di quartiere. Tre i nomi proposti, ma solo un vincitore: Parco Senza Nome è il nome scelto per indicare il parco di tutti, dai bambini agli anziani, ai cani che corrono felici. Un angolo verde in cui rifugiarsi, in cui giocare, in cui stare bene e insieme.
“Questo parco è vissuto molto dai bambini, sia della scuola Anna Frank sia della scuola Pezzani. È il parco più vicino alle scuole – spiega Paola Patroncini dell’associazione Via Wybicki – ed è un luogo interessante per il quartiere. Ai bambini di tre anni, ad esempio, è stata data la possibilità di dare i nomi ad alcuni alberi. I piccoli che non hanno potuto partecipare al primo sopralluogo, sono stati accompagnati al parco dove i loro coetanei facevano da Cicerone”. Un piccolo polmone verde nel centro urbano, fondamentale per instaurare amicizie e un legame con la natura. “I bambini – continua Paola – si sono affezionati a quest’area verde. Si è venuto a creare un legame meraviglioso”.
Molti sono i ricordi legati a questa zona. Alcuni lo chiamavano “piccolo parco”, altri “parco dei caseggiati”, altri ancora “parco ombroso” perché le piante lo rendevano sempre uno scudo protettivo dai raggi solari della calda estate cittadina.
Domenica è stata una grande festa di quartiere, con tamburi, giochi e immancabile gnocco fritto. Un appuntamento in cui tutte le persone che abitano nella zona sono scese nel parco per vivere la comunità. Tra le persone in fila per la votazione una mamma dice: “Non abitiamo più qui, ma questa zona ci è rimasta nel cuore. Quindi siamo qui per votare il nostro nome per il parco”. Un luogo di ricordi, che ha saputo entrare nel cuore degli abitanti della zona.
Allo spoglio delle urne era presente anche il Sindaco Luca Vecchi che ha ricordato: “Nel 2014 venni nel quartiere a fare un giro insieme ad Andrea di Via Wybicki Libera Associazione di Cittadini, e a un certo punto arrivammo in questo parco dove mi dissero: questo è un parco senza nome e noi vorremmo intitolarlo. Da lì è iniziato un percorso assieme a tutti i cittadini, che hanno discusso e proposto oltre cento nomi per questa zona verde. Il significato positivo di questa esperienza è che le persone, il quartiere, la comunità sono stati i veri protagonisti. Ogni zona ha i suoi problemi ma la sicurezza nei quartieri si conquista anche attraverso la capacità dei cittadini di appropriarsi dei propri luoghi e la capacità di una comunità di dare senso e significato agli spazi pubblici.”
Chiara Ugosetti
Foto: redazione
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