Il progetto “Reggio Emilia, città dei sentieri”, ideato all’interno del progetto collaborativo “Qua-Quartiere Bene comune“, è tra i vincitori del Bando Partecipazione 2021, promosso annualmente dalla Regione Emilia-Romagna.
L’obiettivo? Potenziare le infrastrutture di mobilità pedonale e ciclabile, compresi i percorsi escursionistici, anche a fini turistici e culturali, attraverso un processo partecipativo.
Il progetto infatti è stato ideato all’interno delle politiche di partecipazione di “Qua-Quartiere Bene comune” grazie anche alla collaborazione di una bellissima rete di partner del territorio: Club Alpino italiano (Cai), Fiab Reggio Emilia, Consorzio di Bonifica dell’Emilia centrale, Comitato territoriale Uisp di Reggio Emilia, Ente Parchi Emilia centrale, Wwf Emilia centrale e Istoreco.
Perché i sentieri?
Il presupposto del progetto è chiaro: il sistema dei sentieri ciclopedonali nel territorio comunale di Reggio Emilia costituisce sia un’importante infrastruttura di mobilità sostenibile, sia una “chiave di accesso” a un patrimonio culturale e di comunità significativo, poiché portatore di socialità, animazione e contenuti educativi, esperienza e conoscenza diretta dell’ambientale, valorizzazione del paesaggio e recupero della memoria legata al territorio, promozione della forte vocazione agricola presente nell’ampio territorio periurbano e nel forese.
In quest’ottica, l’obiettivo del progetto è stimolare ulteriormente la partecipazione e la creatività dei cittadini per la rigenerazione e la ridefinizione qualitativa della sentieristica di Reggio Emilia, completare e migliorare così il sistema dei sentieri locali, promuovere azioni di rigenerazione urbana e di valorizzazione del territorio anche nella logica del marketing territoriale.
Cittadini in un laboratorio itinerante
Le risorse assegnate dalla Regione Emilia-Romagna al progetto ammontano a 15.000 euro: il processo partecipativo, della durata di sei mesi, si concretizzerà in un Laboratorio di cittadinanza itinerante, che toccherà tutti gli ambiti della città, per individuare e condividere, con coloro che sono interessati, responsabilità ed impegni per raggiungere l’obiettivo comune di fare di Reggio Emilia la città dei sentieri.
Scarponi ai piedi e block notes alla mano, si partirà “sul campo”, con le passeggiate progettanti, percorsi di co-progettazione en plein air.
Le collaborazioni che il Laboratorio itinerante acquisirà lungo il suo percorso sfoceranno in un Accordo di cittadinanza con partenariato pubblico-privato, in cui verranno definite le responsabilità e gli impegni dei singoli attori.
Hanno detto
“Già da molti anni – ha detto l’assessore alla Partecipazione Lanfranco de Franco – abbiamo deciso di investire sul concetto di ‘Reggio Emilia, città dei sentieri’, nell’idea che, anche in pianura e in contesti urbani, la sentieristica sia un valore e una risorsa importante per il benessere dei cittadini e del territorio, scommettendo anche in maniera importante nel rapporto tra pianura, collina e montagna reggiana.
Da qui negli ultimi anni sono nate la convenzione con il Cai, l’app Sentieri e la cartina escursionistica dell’Alta pianura reggiana. Con l’arrivo del Covid abbiamo poi visto aumentare la frequentazione dei percorsi e molti reggiani hanno potuto scoprire le bellezze dei percorsi nel nostro comune. Ora, con la vittoria di questo bando, possiamo compiere insieme un ulteriore passo in questa direzione, in collaborazione con molti soggetti del territorio, attivando un Laboratorio di cittadinanza dedicato a questi temi per aggiungere percorsi e migliorare quelli esistenti, per una città piacevole, sostenibile e in salute”.
“Una iniziativa importante – ha detto l’assessora alle Politiche per la sostenibilità Carlotta Bonvicini -che ci permette di lavorare sulla valorizzazione del nostro patrimonio naturale e degli itinerari ciclo-turistici del territorio. Nel caso di Reggio Emilia, la sfida è particolarmente interessante e utile, perché di solito i percorsi entrano nel tessuto urbano, generando uno scambio fra le zone urbanizzate e quelle circostanti, e diventano nel loro insieme parte della rete portante per la mobilità sostenibile dalla città. Un rapporto fra periurbano ed urbano che esplicita anche i nuovi obiettivi della nostra recente adesione al MaB Unesco Appennino e ci permette di mettere a valore l’esperienza delle associazioni che saranno coinvolte nel percorso partecipativo”.
Si ma concretamente cosa si farà?
Tra i risultati attesi dal progetto, c’è il completamento della sentieristica ciclo-pedonale – una prima parte della quale è già stata realizzata con la stessa metodologia partecipativa tra il 2015 e il 2018 – e l’implementazione e aggiornamento della carta topografica dei sentieri e degli itinerari escursionistici del comune di Reggio Emilia.
Il processo partecipativo andrà infatti a definire i tracciati dei nuovi percorsi cicloescursionistici che collegheranno emergenze storiche e ambientali, nonché diverse aree naturali protette della Rete Natura 2000 della Regione Emilia-Romagna, fra cui la Riserva naturale dei fontanili di Valle Re, le Casse di espansione del Secchia e il Sic Rio Rodano, i fontanili di Fogliano e dell’Ariolo. Prenderà così forma una rete escursionistica urbana che si integrerà con le linee strategiche del Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) di Reggio Emilia, appoggiandosi come rete complementare e di supporto alle ciclovie verdi radiali in esso contenute.
Già oggi una parte dei percorsi Cai nel Comune di Reggio Emilia sono esito della collaborazione tra Cai e Comune all’interno di Quartiere bene Comune, concretizzatasi in un Accordo di cittadinanza che ha aggiornato le carte geografiche Cai, reperibili ad esempio allo Iat – ufficio Informazioni ed accoglienza turistica.
Il processo partecipativo vuole anche realizzare nuovi modelli di rigenerazione urbana. A ridosso dei percorsi escursionistici saranno individuati spazi da riconsegnare alla socialità attraverso interventi di co-progettazione con gli attori del territorio. A partire dai connotati storici e paesaggistici dei luoghi saranno i partecipanti al processo partecipativo, in collaborazione con il Comune, a progettare gli allestimenti e le attività da portare avanti in diversi ambiti d’azione: dalla coesione sociale e interculturale, alle attività di animazione ed educazione ambientale, dallo sport e tempo libero alle attività culturali ed artistiche.
Infine, il progetto punta all’implementazione di nuove forme di marketing territoriale attraverso specifiche partnership fra soggetti pubblici e soggetti privati: coinvolgendo le aziende agricole, le strutture ricettive e le associazioni di categoria degli agricoltori si andranno a definire azioni volte a valorizzare il commercio e la distribuzione in loco dei prodotti a km zero delle aziende situate a ridosso degli itinerari naturalistici individuati. Si definiranno azioni progettuali ecosostenibili legate ad attività di vendita con sperimentazioni di mercati di quartiere e anche al turismo lento, esperienziale e di prossimità, caratteristica peculiare di questi percorsi.
Tutti possono partecipare
Nei prossimi giorni vi diremo quando parte il Laboratorio e come si svilupperà, tutte le persone interessate al progetto potranno partecipare agli incontri sul territorio che saranno programmati e organizzati dagli Architetti di quartiere. Continuate a seguirci!
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