Nel momento in cui un’arte inizia ad andare di moda ecco che perde quella magia inviolata che prima la proteggeva. Questo è quello che sta succedendo ultimamente con la ginnastica in genere. L’andare in palestra è ormai all’ordine del giorno e questo ha fatto sì che si perdesse di vista tutto quello che lo sport è, non solo un semplice obiettivo personale ma anche un momento per “stare insieme” agli altri.
Ivo Tagliavini non solo ha molto a cuore questo tema, ma è anche riuscito a fare di una passione una vera e propria “opera sociale” rivolta anche ad una delle parti più sensibili della popolazione, ovvero anziani e persone con problemi di salute.
Perché proprio Ivo? “Io non sono un professionista – spiega – io sono un essere sociale, ho imparato ad avere questa qualità stando in mezzo alla gente.” Perché proprio gli anziani? “L’anziano – prosegue – si deve muovere: molti anziani quando vengono a ginnastica smettono di andare dal dottore perché spesso vanno dal dottore per una questione psicologica. Cerco di riattivarli dal punto di vista non solo fisico ma anche mentale, mi confronto con loro sulle cose, scrivo per loro delle cose e se qualcuno non può stare in piedi, adeguo gli esercizi”.
Il martedì mattina, dalle 9.30 alle 10.30 nella palestra ex Sporting di Cavazzoli, si tiene un corso di ginnastica dolce aperto a tutte le età. Si incontrano persone diverse: adulti, anziani, persone con problemi di salute e utenti di alcuni centri diurni come il Coress e La Ginestra.
Gli esercizi di ginnastica proposti vengono presi seriamente da tutti. Ognuno ci mette impegno e prova a dare il meglio di sé, anche se non manca l’autoironia di alcune personalità che spiccano: “Ivo è un brontolone – dichiara uno degli atleti – mi sgrida sempre perché sbaglio gli esercizi”.
Che questo progetto possa allargarsi in tutta la città è un po’ il sogno di Ivo. “Sono andato ad insegnare anche in una parrocchia e in un ricovero – aggiunge – queste cose si fanno e si devono fare”.
“La mia è un’attività di volontariato – racconta orgoglioso Ivo – Il mio è un aiuto che do e cerco di insegnare agli altri a chi rivolgersi se hanno un problema, il mio non è un lavoro”.
Non solo sport, lo stesso gruppo che infatti segue il corso di ginnastica dolce va anche a dare una mano alla casa degli anziani facendo delle piccole manutenzioni domestiche: un aiuto temporaneo volontario in attesa dell’intervento di un professionista, quando necessario. Tutto è nato proprio da questo gruppo e dalla voglia di fare qualcosa per gli altri senza per questo essere dei professionisti: un mettersi a disposizione delle fasce più deboli valorizzando la socializzazione e lo star insieme.
Come Ivo descrive la propria opera di volontariato? “Nel mio zainetto del lavoro sociale quotidiano inserisco sempre gioia, rispetto, disponibilità e amore”.
Com’è riuscito a creare tutto ciò? Semplice “è una di quelle cose che senti dentro, non si possono spiegare”. E ora basta chiacchiere, bisogna riprendere l’allenamento!
L’iniziativa è nata nell’ambito dell’Accordo di Cittadinanza di Roncocesi e Cavazzoli.