La prossima settimana è prevista la prima piantumazione al parco di Roncocesi, poi si prosegue con San Bartolomeo, Buco del Signore, Villa Sesso, San Maurizio, Mancasale.
Vengono piantati 5.350 alberi, tra fine novembre e metà dicembre, come previsto dal Piano di forestazione urbana 2019-2024 ideato dal Comune di Reggio Emilia per arrivare a piantare sul territorio comunale 50mila nuove piante in cinque anni.
Qualcuno è già pronto con il badile in mano, eh sì, perché piantare un albero è un’esperienza bellissima – la consigliamo a tutti una volta nella vita – mette in comunicazione con la natura ed è l’inizio di un’amicizia che dura tutta la vita. L’abbiamo fatto insieme tante volte, per la Festa dei nuovi nati, per la Festa degli Alberi, ma cari cittadini attivi e partecipativi questa volta dovrete lasciar fare.
L’operazione si realizza grazie al finanziamento di grandi aziende nazionali e internazionali interessate a piantare alberi su nove aree pubbliche, tramite un soggetto intermediario specializzato in questo genere di attività.
Buone ragioni per piantare alberi
Ci sono veramente tante buone ragioni per piantare alberi in città: gli alberi migliorano la qualità dell’aria, perché producono ossigeno e filtrano il particolato e altri inquinanti, regolano la temperatura perché producono ombra e assorbono luce solare, raffrescando l’estate, contrastano il cambiamento climatico perché aiutano a mitigare l’effetto serra.
E poi gli alberi abbelliscono la città, i giardini, i parchi e fanno bene alla salute psicofisica. Il verde rilassa, rinfranca, rincuora. Fanno crescere sani i bimbi ed è provato che i bambini che giocano a contatto con alberi e prati sono più creativi. Gli alberi, infine, sono memoria storica, portano dentro il loro tronco i segni del tempo, sopravviveranno a noi e sono il nostro lascito per il futuro.
Ci sono alberi e alberi
Acero campestre, tiglio, bagolaro, frassino (orniello), carpino bianco, ciliegio selvatico, corniolo sono solo alcune delle specie di alberi, tutte autoctone del territorio reggiano, che hanno la capacità di assimilare una notevole quantità di CO2, quando gli alberi saranno maturi.
Sono inoltre piante resistenti a malattie e che hanno bisogno di poca acqua. Per i primi due o tre anni dalla messa a dimora saranno le aziende aderenti al progetto a prendersene cura, provvedendo alla manutenzione delle aree tramite sfalci, irrigazione e concimazione.
Quartieri e numeri
I nuovi alberi vengono piantati in aree selezionate in base a criteri emersi da diverse azioni di monitoraggio e da analisi scientifiche portate avanti negli ultimi anni dal Comune in collaborazione con Università di Modena e Reggio, Università di Venezia, Arpae e associazioni ambientaliste.
Si parte a Roncocesi, al parco di quartiere, dove vengono messe a dimora 1.000 nuove piante, capaci di neutralizzare 1.120 tonnellate di CO2 in 100 anni di ciclo di vita medio della pianta.
Nelle settimane successive, gli interventi riguardano:
Parco Baldoni, a Buco del Signore: 500 nuove piante (560 tonnellate di CO2 in 100 anni);
Parco Gonzaga, a Villa Sesso: 1.000 piante (1.120 tonnellate di CO2 in 100 anni);
Parco monsignor Cocconcelli, a San Maurizio: 1.500 piante (1.680 tonnellate di CO2 in 100 anni);
Parco Bricchetti, a San Bartolomeo: 500 piante (560 tonnellate di CO2 in 100 anni);
Parco Luciano Lama, a Mancasale: 850 piante (952 tonnellate di CO2 in 100 anni).
La fase due
Non appendere il badile al chiodo! Nella seconda fase di interventi prevista dal piano di forestazione, saranno coinvolti nei progetti di rimboschimento anche cittadini, associazioni e aziende di Reggio Emilia, su 90 aree pubbliche individuate dal Comune, che dovranno poi gestire nell’arco dei tre anni successivi alla piantumazione, in autunno 2021.
Hanno detto
Il sindaco Luca Vecchi, parlando alla stampa reggiana, ha detto che la nostra città ha vinto tante sfide e deve riuscire a vincere anche la sfida ecologica, in ballo c’è il nostro futuro, bisogna fare e fare bene. Riciclo dei rifiuti e piste ciclabili hanno portato Reggio al quinto posto di quest’anno nella classifica di Ecosistema urbano di Legambiente; anche grazie a questo piano di forestazione urbana, vuole fare di Reggio una città green.
Lo sforzo è tanto e va avanti anche nonostante la pandemia, ha detto Carlotta Bonvicini, Assessora alle Politiche per la Sostenibilità, anzi la pandemia ha rafforzato l’impegno in materia di sostenibilità, perché rispondere all’emergenza sanitaria significa anche intervenire sull’emergenza ambientale.
Scopri più info sul Piano di forestazione urbana QUA
Continua a seguirci per conoscere i dettagli delle piantumazioni quartiere per quartiere!
piu piste ciclabili zona mancasale collegabili nei vari quartieri, completare pista ciclabile che sono anni che e ferma sottopasso ferrovia a lato della latteria due madonne via nobile marciapiedi comodi e piu servizi decentrati nel quartiere di mancasale crere una piazza aperta per bancarelle
e altre iniziative per la domenica e non solo ex are uscita autostrada lato chiesa se no cosi si muore ci sono aree umide ancora intatte a mancasale tra bagnolo e reggio e zona bonifica dove ci sono ancora tipi di piante arboree rare b anno 2021
Ciao Attilio, grazie del tuo commento e dei suggerimenti di lavoro, sempre ben accetti. Ma non sarebbe ancora più interessante parlarne insieme in un incontro pubblico? Ti invitiamo a partecipare attivamente al Laboratorio di Cittadinanza, al quale è possibile portare il proprio contributo per trovare insieme soluzioni condivise ai bisogni del quartiere.
Siamo ripartiti dopo le feste e il primo incontro con i cittadini di Mancasale è il 20 gennaio, online (dobbiamo adeguarci a quello che succede intorno). Questo il link per l’iscrizione http://bit.ly/2MTPZql
Ti aspettiamo!