Il viaggio delle Consulte: da protagonisti civici a costruttori di patti per il futuro di Reggio Emilia

    A Reggio Emilia, il protagonismo civico si traduce in azioni concrete grazie alle 9 Consulte d’Ambito, un tessuto fondamentale per la partecipazione civica nella costruzione del futuro della città. In vista della convocazione della Consulta Cittadina dei Quartieri il 14 dicembre, dove si presentano i temi emersi nei territori che trovano concretizzazione nei Patti d’Ambito, diamo uno sguardo al percorso straordinario delle Consulte, raccontato attraverso le voci dei loro protagonisti.

    L’anima delle Consulte: co-programmare per il cambiamento

    Le Consulte d’Ambito sono parte integrante degli strumenti partecipativi consolidati attraverso il protocollo collaborativo “Quartiere bene comune”. Posizionate a monte della fase realizzativa, le consulte giocano un ruolo cruciale nella co-programmazione, dove amministrazione e comunità condividono obiettivi di coerenza tra i bisogni del territorio e i programmi delle politiche. La consulta ascolta le esigenze del territorio, le interpreta, le organizza per priorità e se ne fa portatrice verso il Comune. Il Patto d’Ambito costituisce il prodotto, il vero e proprio esito dell’ascolto dei territori compiuto dalla consulta, che focalizza gli obiettivi delle politiche pubbliche e individua i progetti da realizzare.

    L’esperienza nelle Consulte: saper ascoltare e valorizzare le differenze

    Valerio Corghi, coordinatore della Consulta d’Ambito A, che rappresenta i territori di Gaida, Cadè, Cella, Roncocesi e Cavazzoli, condivide la sua prospettiva: “L’esperienza della Consulta è stata veramente significativa, abbiamo dedicato mesi di attenzione, servizio e impegno nei confronti dei cittadini, focalizzandoci su aspetti cruciali come saper ascoltare, relazionarsi e accompagnare i cittadini nella loro interazione con l’amministrazione comunale.

    La Consulta ha contribuito a un processo di evoluzione nel rapporto centro-periferia, mettendo al centro i cittadini e affrontando temi cruciali come la mobilità e la viabilità. Coordinare la Consulta ha implicato valorizzare ogni persona coinvolta, riconoscendo e potenziando le rispettive capacità e competenze. È stato fondamentale facilitare e mediare le differenze, cercando costantemente di condividere il senso di appartenenza collettiva rispetto all’individualismo, di far prevalere il noi rispetto all’io”.

    I successi delle Consulte: dalla partecipazione alla realizzazione di…miracoli

    Augusto Ferretti, coordinatore della Consulta G di Gavassa, Mancasale, Massenzatico, Pratofontana, Sesso, condivide il successo nel coinvolgimento della comunità: “Il primo successo delle Consulte, in particolare della Consulta G, è stato riempire le sale, che soddisfazione vedere le assemblee così partecipate! Attraverso la focalizzazione su obiettivi raggiungibili, la Consulta G ha ottenuto risultati tangibili, come il permesso di circolazione per i residenti di via Duo a Mancasale, che erano praticamente ‘trincerati’ in casa durante gli eventi sportivi. A Massenzatico, abbiamo contribuito all’asfaltatura di via Beethoven. Da qui è nato lo slogan della nostra consulta: ‘Se fai il possibile per raggiungere il necessario, prima o poi scaturirà un miracolo‘.

    Devo dire anche che  la relazione diretta con le persone che governano il processo all’interno del Comune è estremamente utile per noi coordinatori. Ed inoltre, posso ammettere che nella mia consulta ci sono delle personalità davvero forti… probabilmente, il mio ruolo passa in secondo piano. Tuttavia, per me, questa è un’esperienza entusiasmante, seppur molto impegnativa, che ha arricchito la mia vita di valori significativi.”

    La giovane generazione delle Consulte: costruire comunità e tessere legami sociali

    La più giovane eletta alle consulte è Wissal Zyadate, della Consulta dell’ambito H che include Gardenia, Porta Santa Croce, San Prospero, Santa Croce, Tondo, Tribunale. Racconta Wissal: “Trovo che questa esperienza sia stata interessante. Mi sono candidata perché ritenevo importante conoscere meglio il mio territorio, da residente notavo una mancanza di senso di comunità. Il lavoro è stato intenso, ci sono state discussioni, ma nonostante le sfide, l’esperienza è stata positiva, contribuendo alla crescita personale e alla costruzione di legami sociali essenziali.”

    Cura, presenza e rigenerazione urbana

    Giulia Domenichini, coordinatrice della Consulta d’Ambito B, che rappresenta i territori di Pieve Modolena, Carrozzone, Regina Pacis, Bell’Albero-Premuda, Orologio, Roncina, Santo Stefano, offre uno sguardo approfondito sul senso del lavoro della Consulta B: “Il nostro gruppo è giovane, dinamico e molto affiatato, con un’età media di 39 anni e provenienza prevalentemente dal mondo dell’associazionismo, della partecipazione. Creiamo un clima propositivo e positivo, e il nostro modo di lavorare può essere riassunto con due parole: cura e presenza: abbiamo a cuore il contatto costante con i cittadini. Ancor prima di redigere il Patto d’ambito, abbiamo ricevuto numerosi inviti da associazioni del territorio per partecipare alle loro iniziative o collaborare per fare rete.”

    “La nostra principale iniziativa riguarda la riqualificazione del Parco della Mirandola di Pieve. Riteniamo che questo progetto sia in grado di integrare diverse tematiche, compresa la cura del territorio e del decoro urbano, e la dimensione sociale, particolarmente rilevante nei nostri territori. Il nostro obiettivo è promuovere l’inclusione, un’educazione di strada e un’offerta più ampia per tutte le fasce fragili della nostra città.”

    “Credo che la parte più gratificante di tutto questo lavoro delle Consulte, sebbene impegnativo, sia la sensazione di far parte di una comunità e il contributo al processo di ricostruzione del tessuto sociale che si è perduto. Stiamo lavorando per ricreare quel contatto umano che è così fondamentale in questi tempi.”

    Il contributo delle consulte al dialogo economico e alla sicurezza del centro storico

    Monica Soncini, presidente provinciale di Confcommercio, partecipante come componente non elettiva della Consulta del Centro storico, riflette sull’esperienza: “Oltre all’approccio estremamente accogliente che ho riscontrato nella Consulta, mi impegno costantemente nell’ascolto delle problematiche, soprattutto quelle legate alla vita dei residenti, facendone tesoro, in particolare per quanto concerne il commercio nel centro storico.”

    “Dal questionario proposto ai residenti, ho osservato che tra i temi più sollevati figura, appunto, la questione della sicurezza, una preoccupazione che risuona anche tra i commercianti. Anche la cura dell’arredo urbano e la riqualificazione delle zone verdi emergono come aspetti centrali. Questa esperienza è stata estremamente positiva, numerose sono le proposte avanzate. Il rapporto tra commercianti e residenti emerge come uno dei nodi cruciali da affrontare insieme, lavoriamo costantemente per rafforzare questa relazione in senso positivo.”

    Partecipazione e proposte per le politiche pubbliche per l’ambiente

    Giorgio Vezzani, rappresentante di Legambiente nella Consulta d’Ambito E che rappresenta i territori di Mirabello, Ospizio, Porta San Pietro, San Maurizio, Villaggio Stranieri, dice che: “L’esperienza nella Consulta è stata finora interessante, ha dato la possibilità di conoscere diverse realtà associative e non solo. E ha permesso di allacciare rapporti e collaborazioni, c’è stato spazio perché ognuno potesse esprimere il proprio orientamento e parte di questi contributi sono confluiti nel Patto d’Ambito.

    “Pur essendo alle prime fasi, Legambiente ha già presentato alla Consulta dell’ambito E, così come alle altre in cui la nostra associazione è rappresentata, e quindi al Comune di Reggio Emilia, ben 26 proposte. Queste spaziano dalla viabilità alle aree verdi e parchi urbani, includendo anche tematiche quali il contrasto alle isole di calore, la qualità dell’aria e la gestione dei rifiuti. Si tratta di proposte puntuali, tutte facilmente realizzabili, mirate a migliorare la qualità dell’ambiente e della vita dei cittadini. L’interesse e la partecipazione sulle tematiche ambientali crescono di giorno in giorno, diventando un tema sempre più sensibile per le persone, a partire dai giovani ma coinvolgendo un pubblico più ampio. Diventa un impegno, non solo delle associazioni e dei cittadini volontari, ma soprattutto di chi governa, quindi dell’Amministrazione.”

    Consulta cittadina dei quartieri: un invito a partecipare

    Il viaggio delle Consulte d’Ambito si rivela un capitolo fondamentale nella storia di Reggio Emilia. Da protagonisti civici a costruttori attivi dei Patti d’Ambito, queste Consulte dimostrano che la partecipazione civica è un aspetto importante della trasformazione urbana. La presentazione dei Patti d’Ambito segnerà un nuovo capitolo nella costruzione del futuro della città, plasmato dall’impegno e dalla passione di coloro che si sono dedicati al bene comune.

    Il prossimo giovedì 14 dicembre, alle 20.30, il Centro Loris Malaguzzi aprirà le sue porte per accogliere la prima Consulta cittadina dei quartieri. La Consulta, presieduta dal Sindaco Luca Vecchi e supportata dall’assessore alla Partecipazione Lanfranco De Franco, vedrà la presenza di tutti i componenti eletti nelle Consulte d’Ambito, nonché dei rappresentanti delle associazioni e del mondo del volontariato a livello comunale e sovracomunale con sede a Reggio Emilia. L’invito è esteso a ciascun cittadino desideroso di contribuire alla costruzione del futuro della nostra comunità. Vi aspettiamo numerosi!

    Scopri di più sulle Consulte, visita il sito www.comune.re.it/consulte

    Le Consulte sono un caso pilota del progetto europeo Euarenas, finanziato dal programma UE Horizon2020 per la ricerca e l’innovazione con convenzione No.959420

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