Fuori Dinamico

Come si è raccontato il quartiere?

L’estate non si può considerare finita finché gli eventi della rassegna  REstate2018 non volgono al termine. Gli ultimi giorni di settembre, da lunedì 24 a domenica 30, è arrivato a Reggio Emilia Fuori Dinamico: tra circo e suoni il quartiere si racconta – ultimo Festival nei QUArtieri – laboratorio di movimento circense per non professionisti.

Il quartiere di Santa Croce è diventato il palcoscenico di una delle rappresentazioni più particolari portate nella nostra città. L’intento, come vi abbiamo già raccontato in queste settimane, è stato quello di valorizzare i parchi dei quartieri trasformandoli in un luogo di ritrovo. A Santa Croce è successo questo e, forse, anche qualcosa di più.

La proposta più caratteristica è stata volta ai più intraprendenti che si sono iscritti al laboratorio tenuto dalla compagnia Catalyst. È stato coinvolto il pubblico con una performance che va alla ricerca del connubio perfetto tra animato e inanimato; in altre parole, si è cercato di raccontare come l’essere umano possa essere presente nel mondo naturale integrandosi con esso in ogni circostanza, senza alterarlo.

La figura dello spettatore si è fusa e intrecciata con quella dell’artista che propone la sua arte. Lo spettacolo finale che si è tenuto domenica in viale Ramazzini, nei locali dell’ex Maffia, ha visto infatti protagonisti non solo la compagnia Catalyst ma anche i partecipanti al laboratorio.

Anche la biblioteca di Santa Croce è stata protagonista di questa iniziativa. Ha ospitato spettacoli artistici, incrociando non solo letture all’aperto per i più piccolini, ma anche concerti come quello degli Swingari che sono stati apprezzati soprattutto da chi ha un orecchio più sensibile e raffinato, come il genere che hanno proposto.

Usare la parola “circo” per spiegare quello che ha preso vita in questo quartiere non è sicuramente esaustivo. Si tratta infatti di un circo contemporaneo, lontano dall’idea che viene in mente se si pensa al circo con animali in gabbia, tendoni colorati e acrobati. Verso fine anni ’80, infatti, il circo ha raggiunto una sua maturità e, aggiungendo un pizzico di stile retrò, si è evoluta la figura dell’artista che è diventato anche attore e ballerino.

Quella del Fuori Dinamico è stata un’opportunità data agli abitanti del quartiere, e non solo, per vivere un’esperienza che coinvolge l’arte a tutto tondo, che ha saputo allo stesso tempo avvicinare anche i più scettici al mondo del circo.

Se non siete riusciti a partecipare fino ad ora, la chiusura di questo festival è affidata all’artista Claudio Stellato che proporrà uno spettacolo giovedì 4 e venerdì 5 ottobre alla Fonderia Aterballetto.

 

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