Alla (ri)scoperta delle tradizioni in musica

La nuova 'Primavera' di Masone tra filastrocche e racconti della tradizione emiliana.

Un’altra bella attività si è svolta all’interno del ricco calendario di proposte del centro sociale ‘Primavera’ di Masone. Parliamo dello spettacolo che si è tenuto domenica 19 novembre e che ha avuto come protagonisti Fabio Bonvicini e Gianluca Magnani: due autori,musicisti e comici, insomma due veri artisti a 360 gradi. Lo spettacolo si è incentrato sul racconto di storie della tradizione emiliana in musica e, proprio quest’ultimo aspetto, ha entusiasmato i presenti di tutte le età.

“Abbiamo fatto leva sull’ importanza dei racconti della tradizione emiliana e abbiamo capito – afferma Fabio – che potevano essere ancora attuali e coinvolgere, anche se hanno più di un secolo di vita”.  “Inoltre, abbiamo preso spunto dal libro di Italo Calvino “Fiabe Italiane”, storie che provenivano dalle usanze contadine e dal mondo animale e – aggiunge Gianluca – le abbiamo riadattate in chiave popolare anche usando un mezzo unico come la musica”.

Dello spettacolo colpisce molto l’utilizzo di strumenti insoliti legati alla tradizione che, probabilmente, molti dei bimbi presenti non avevano mai visto. Ad esempio l’organetto, le ciaramelle, le ocarine ed una serie di flauti dolci. E’ stato un modo per far conoscere filastrocche della nostra tradizione  poco note –  come quella del “formi-Grillo”,”il merlo che aveva perso il becco”e ”albero bell ‘albero” – il tutto con l’aiuto della musica che ha reso più emozionate la narrazione. Genitori e bambini hanno partecipato attivamente accompagnando i due musicisti battendo le mani a tempo. L’ultima filastrocca, “albero bell’albero”, è stata recitata rigorosamente in dialetto reggiano.

L’attività è stata promossa dalla biblioteca di Reggio Emilia :“L’intento – ci spiega Angela Cottafava, bibliotecaria di Ospizio – era quello di far incontrare bambini,genitori e anziani attraverso queste filastrocche del passato dei nonni che, molto probabilmente, sono state tramandante a loro volta dai propri nonni. Abbiamo in cantiere per Febbraio- prosegue Angela – un altro spettacolo molto simile a questo”.

Lo spettacolo dei due autori ha riscosso molto successo tra il pubblico del Centro Sociale. Lo si capisce dal fatto che bimbi e genitori conoscessero già quasi a memoria parti delle canzoni suonate e, a furor di popolo,  c’è stato il bis della filastrocca “albero bell’albero”. Alcuni genitori hanno rivelato che queste storielle sono così amate che i bambini chiedono sempre di mettere in auto il cd con queste filastrocche. Perciò se sentite in qualche auto risuonare qualche filastrocca o racconti in dialetto, molto probabilmente sarà una di quelle suonate al Centro Sociale “Primavera”.

Foto: Federico Contini

Scopri di più sul progetto di animazione del Centro Sociale “Primavera” sull’Accordo di Cittadinanza di Masone, Marmirolo, Castellazzo, Roncadella, Bagno e Corticella

Ascolta la puntata ‘Alla (ri)scoperta delle tradizioni in musica‘ dal podcast ‘Siamo QUA’ di Rumore Web.

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