Domenica 19 novembre è stata una giornata di festa per il quartiere Santa Croce a Reggio Emilia, con la presentazione del progetto di riqualificazione del Parco Marco Biagi. L’evento è stato parte integrante del programma di appuntamenti promossi dal Comune di Reggio Emilia, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, per celebrare la Giornata nazionale dell’Albero. Questa iniziativa, inserita nel contesto del progetto europeo Life CityAdap3, si propone di adattare il parco ai cambiamenti climatici, offrendo un esempio tangibile di come la natura possa diventare protagonista nella lotta contro l’effetto ‘isola di calore’.
Mentre l’interesse della comunità per l’ambiente e la sostenibilità è in costante crescita, il verde a Reggio Emilia si espande in un’azione sinergica su quattro parchi scelti strategicamente: Parco Grimaldi, Parco Biagi, Parco Primavera e l’Area Verde via Ferravilla. Questi polmoni verdi sono protagonisti di un ambizioso progetto di forestazione urbana, mirato a contrastare gli effetti delle isole di calore e a migliorare la qualità della vita nei quartieri. La selezione di queste aree è il risultato di un’analisi attenta, che ha considerato il grado di sensitività-vulnerabilità alle isole di calore urbano, oltre alla loro collocazione in diversi ambiti territoriali. Le segnalazioni dei cittadini, che indicavano queste zone come poco fruibili a causa dello scarso ombreggiamento, hanno contribuito a delineare la mappa di questa trasformazione green.
Un progetto pilota ‘a misura di clima’
Il Parco Biagi è stato scelto per un esperimento ambizioso. La sua riqualificazione non è solo esteticamente piacevole ma è anche un modello adattativo destinato a ispirare parchi simili in tutta la città e oltre i confini nazionali. Il progetto Life CityAdap3 ha previsto l’installazione di sensori di misurazione per monitorare gli impatti sul microclima, trasformando il parco in un laboratorio verde in continuo adattamento.
L’innovativa area semi-umida
Nel cuore del Parco Marco Biagi, un’area semi-umida è stata creata per sperimentare l’introduzione di un habitat tipico delle rive dei canali di pianura. Questo non solo contribuirà a contrastare le isole di calore ma arricchirà anche la varietà della flora e della fauna presenti.
Variazioni cicliche e adattabilità
Il piccolo bacino, collegato al canale irriguo, presenterà variazioni cicliche nel corso dell’anno, influenzando l’aspetto e la composizione vegetale delle sue sponde. Un prato stabile circonda questa zona unica, creando un equilibrio tra la natura selvaggia e l’ordine paesaggistico.
96.500 alberi per un futuro sostenibile
Dal 2019 a oggi, Reggio Emilia ha piantato oltre 86.000 nuovi alberi e arbusti, portando il totale a 96.500 alberi solo nelle aree pubbliche cittadine. Un impegno concreto per una città più verde e sostenibile, dove il Parco Marco Biagi si presenta come un esempio di eccellenza nella progettazione e gestione dei parchi, ponendosi all’avanguardia nella lotta contro i cambiamenti climatici. La sua metamorfosi ‘a misura di clima’ non solo migliorerà la qualità della vita nel quartiere ma ispirerà un futuro in cui la natura e l’urbanizzazione possono coesistere armoniosamente. La sfida è lanciata: chi sarà il prossimo quartiere a seguire l’esempio di Santa Croce?