Dal 24 marzo al 1 maggio, lo Spazio culturale dell’Orologio ha ospitato una mostra dal titolo: “la fatica della speranza” dedicata alla figura di Alexander Langer, ambientalista, ecologista e politico altoatesino che ha dedicato la sua vita alle lotte per un maggior rispetto ambientale e a una pacifica convivenza tra cittadini.
“Langer è stata una figura importante per Reggio perché è stato l’ispiratore ideale di molti giovani amministratori reggiani che hanno orientato il loro impegno verso il rispetto per l’ambiente”, con queste parole ci accoglie Lorenzo Capitani, uno dei curatori della mostra.
L’obiettivo della mostra, suddivisa in sezioni tematiche, era raccontare il pensiero di Langer attraverso immagini,parole e suoni. Il percorso iniziava raccontando il suo impegno come “costruttore di ponti” tra i vari popoli, per concentrarsi poi sull’area verde – all’interno del parco del Diamante, proprio nel quartiere Regina Pacis – dedicato all’ecologista chiamato “il giardino delle religioni” o “giardino dell’arca”, realizzato dieci anni dopo la scomparsa di Langer, dall’architetto Vitaliano Biondi.
Lorenzo Capitani ha spiegato come mai il giardinetto abbia questo nome :”il giardino dell’arca vuole alludere ad un oggetto mitico presente in molte religioni, simbolo di incontro e convivenza tra le varie culture religiose”. In una collinetta del parco sono state piantate otto piante in senso circolare dedicate alle otto principali religioni e al centro è stato costruito un totem tibetano dove, all’estremità superiore, sono presenti quattro campanellini a forme di picche.
La terza sezione è stata dedicata agli incontri che ha fatto Langer durante i suoi viaggi , tra le sue tappe naturalmente anche Reggio Emilia. La quarta parte è dedicata al suo decalogo per una pacifica convivenza; la quinta rivolta principalmente all’ecologia delle città e l’ultima parte fatta di immagini e video riepilogative del suo “viaggio”.
”L’intento della mostra è stato quello di valorizzare di nuovo il parco e permettere ai cittadini di conoscere lo spazio verde dedicato a Langer”. L’iniziativa ha aperto il programma della rassegna “paesaggi della convivenza” che il 16-17 giugno prevede il festival ‘Dal diamante non nasce niente?‘ che animerà il parco, coinvolgendo giovani e bambini con musica e spettacoli.
Salutandoci, Capitani ci ha segnalato un aneddoto “quando entrate nel giardino Langer trovate la scritta <più lento,più profondo,più dolce>, con questo motto non si vince nessuna battaglia frontale, però si ottiene un fiato più lungo”.
Foto Federico Contini
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